ESCLUSIVA TG – Mussi: “Non darei per scontata la vittoria del Milan col Toro, anche se giocare con i rossoneri non è facile”
Roberto Mussi è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Mussi, attualmente organizza i Camp estivi del Milan, è nel campo dell’edilizia e con il figlio ha un’azienda agraria. Da giocatore ha militato nel Torino dal 1989 al ’94 e prima dall’87 all’89 nel Milan. Con lui abbiamo parlato della partita di questa sera fra le sue due ex squadre.
Partita impegnativa per il Torino quella con il Milan visti gli andamenti in campionato delle due squadre?
“Diciamo che in questo momento giocare contro il Milan non è facile, anche se ai rossoneri manca qualche titolare, però ha dimostrato di essere una grande squadra e di giocare bene e avere un collettivo importante che riesce a sopperire alle assenze e poi, soprattutto hanno questo gioco con il possesso palla che non dà respiro all’avversario.
Il Toro era partito bene, mi piaceva come giocava, ma poi è andato un po’ in difficoltà. Comunque penso che la squadra sia ben impostata e che abbia un grande allenatore e quindi potrà dare del filo da torcere al Milan”.
La vittoria con l’Udinese, pur con il finale in sofferenza e un gol subito per propri errori, dimostra che il Torino è in ripresa?
“Di certo questa vittoria ha dato entusiasmo e morale alla squadra e a tutto l’ambiente perché i risultati precedenti non erano soddisfacenti. L’Udinese oltretutto era una delle squadre più in forma del campionato, la sorpresa di questa stagione e non è facile giocarci contro, invece il Torino ha dimostrato di essere una formazione che può lottare e giocarsela con tutti”.
Cosa possono fare Juric e Pioli per cercare di battere l’avversario?
“Il Milan ha una solidità e vedendo le partite, non sono dentro allo spogliatoio, sembra che giochi quasi sempre allo stesso modo imponendo il proprio gioco con il pressing alto, il recupero palla veloce e le ripartenze dirette verso la porta avversaria con Leão che è straripante e con altri giocatori importanti come Brahim Diaz che sono giocatori che possono fare la differenza. E poi c’è sempre la punta Giroud che da vecchio marpione con grande esperienza un gol riesce a farlo quasi sempre. Quindi penso che il Milan farà ciò che ha sempre fatto finora e non credo che cambierà l’impostazione della partita in base all’avversario. Mentre il Torino con Juric ha questo modo di aggredire, dare grande carica ed entusiasmo a tutto l’ambente e penso che dovrà stare un po’ più attento, ma la forza del Toro è il collettivo. Oggi, purtroppo non ci sono nomi di spicco, il giocatore che fa la differenza e può far vincere la partita da solo per questo bisogna giocare da collettivo e l’esperienza e la voglia di Juric sicuramente darà la carica per affrontare il Milan che in questo momento sulla cara è più forte”.
Di certo non ci sarà Ola Aina che è infortunato. Perderlo visto che nelle ultimissime gare ha fatto bene sarà un problema?
“Sì, è vero Aina è stato uno dei più positivi di questo periodo. In televisione la scorsa settimana in una trasmissione chiedevano come mai giocava Aina e non Singo e Juric ha risposto che gli dava più garanzie e fiducia poiché era in grande forma per cui è una perdita importante, non so chi giocherà a suo posto però sono sicuro che chi andrà in campo farà bene. Singo l’anno scorso aveva fatto bene ed era un giocatore importante e non credo che sia diventato un mezzo giocatore e avrà anche voglia di dimostrare quanto vale e di farsi vedere poiché non credo che voglia farsi scavalcare da altri. Le caratteristiche per fare bene le ha per cui se sarà chiamato in causa darà non il 100%, ma di più per dimostrare che merita di giocare. E altrettanto farà chiunque giocherà”.
Anche Sanabria non dovrebbe essere della partita, ma c’è Pellegri che ha segnato in Coppa Italia e con l’Udinese. Cosa pensa dei due attaccanti?
“Sono molto diversi l’uno dall’altro. Pellegri ha avuto parecchi problemi, ma adesso sta venendo fuori. Juric che li ha sottomano tutti i giorni li vede meglio di chiunque altro e deciderà al meglio chi è giusto far giocare. Se non è disponibile Sanabria ovviamente giocherà Pellegri, ma se ci fossero stati entrambi io in questo momento farei giocare Pellegri perché è in fase positiva, ha grande entusiasmo e fiducia in se stesso per cui meriterebbe di andare in campo. In generale tutti e due titolari Juric non li può fare giocare, almeno che non voglia sorprendere mandando in capo due punte, ma penso che sia quasi impossibile soprattutto quando affronta squadre forti”.
L’anno scorso Juric rinunciava a Praet solo quando era infortunato, quest’anno non essendoci più il belga l’irrinunciabile come ha detto il mister è Vlasic e gli viene affiancato Miranchiuk preferito a Radonjic, il serbo anche se commette errori fa alcune cose bene e segna e fa segnare. Quale idea si è fatto di questi trequartisti?
“Sono tre ottimi giocatori. Juric conosce i suoi giocatori e sa chi è più in forma e chi gli permette di fare il gioco che vuole. Miranchuk soprattutto e a me piaceva tantissimo già quando era all’Atalanta e infatti mi sono meravigliato che l’Atalanta lo abbia lasciato andare via perché era uno che quando entrava faceva la differenza. E’ un giocatore importante che dà ordine e fantasia e crea la superiorità numerica. Dietro alla punta è determinante, prima dicevo che nel Torino non c’è un giocatore che faccia la differenza, ma lui potrebbe essere uno che invece la differenza la potrebbe fare. Non è un goleador, un bomber, ma è uno che fa assist e gol ed è determinante spesso e volentieri. Vlasic e Radonjic sono ottimi giocatori che affiancati a lui rendono sicuramente alla grande”.
In difesa nelle ultime uscite si sono visti i giovani Zima, Schuurs e Buongiorno, ma ci sono anche Djidji e Rodriguez che hanno maggior esperienza. Contro il Milan meglio la linea giovane o una retroguardia più esperta?
“Penso che andrà avanti con la linea giovane, è vero che Zima ha sbagliato a Udine può succedere, ma per il resto della partita hanno fatto tutti bene per cui alla fine riconfermerà questi tre. Anche perché non credo cambi molto far giocare Rodriguez, che forse ha caratteristiche più offensive. Come dicevo, Juric vede i giocatori tutta la settimana e meglio di lui nessuno può sapere chi è più in forma o chi dà maggiori garanzie oppure chi merita di giocare più di altri”.
Sulla carta il pronostico sembra scontato ed è in favore del Milan, ma lo è proprio?
“La carta non conta, si fanno tanti discorsi, ma a decidere poi è solo il campo. E spesso e volentieri dal campo arrivano grandi sorprese. Nulla è scontato e il pronostico spesso viene ribaltato dalle leggi del campo. Se il Toro fa il Toro, come deve, facendo grande pressing e mettendoci grande grinta e determinazione può mettere in difficoltà il Milan, anche perché i rossoneri giocano bene, sono una bella squadra e hanno giocatori importanti che fanno la differenza, però alle volte questi giocatori sembrano come assenti. Ad esempio, Leão che è uno dei più in forma ed è un grande giocatore, però di tanto in tanto dà l’impressione di non avere quasi voglia di giocare, è sornione e pare addormentarsi anche se poi magari con uno spunto fa gol. Il Toro se è organizzato e ci mette l’anima nel pressing e sfodera determinazione e voglia può giocarsela con il Milan e il risultato non è così scontato come sembrerebbe”.