ESCLUSIVA TG – Jacobelli: “Al Toro rinforzi subito, aspettare il 31 gennaio potrebbe essere troppo tardi”
Xavier Jacobelli è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Jacobelli è un giornalista ed è direttore del quotidiano “Tuttosport”. Con lui abbiamo parlato dei problemi del Torino e cosa ci si può aspettare dal mercato di gennaio.
Il Torino pareggiando con il Napoli ha fatto il primo passo verso una svolta positiva oppure è presto per dirlo e bisognerà aspettare gli esiti delle partite con Parma e Verona?
“Speriamo che sia davvero il primo passo positivo verso una svolta che consenta al Torino di risalire la classifica perché la cosa che dà fastidio, secondo me, sono quei 23 punti sprecati a causa delle 9 rimonte subite da situazioni di vantaggio. Infatti, se immaginiamo di sommarli agli attuali 8 il Torino ne avrebbe 31 e sarebbe terzo in classifica. Quindi è auspicabile che la prova di carattere che il Toro ha fornito al Diego Armando Maradona trovi immediatamente conferma nelle prossime due partite d’inizio anno”.
Giampaolo per il momento ha scongiurato l’esonero, ma è l’allenatore giusto per questo Torino e per la situazione?
“Sono convinto che Giampaolo stia dando il meglio di sé. Il problema non è l’allenatore, a mio avvivo, perché se si ha un organico congenitamente debole, poiché purtroppo questo hanno dimostrato le prime quattordici partite, chiunque sedesse sulla panchina del Torino avrebbe gli stessi problemi che ha Giampaolo. Quindi in questo momento cambiare l’allenatore non ha nessun senso”.
Quali sono gli indispensabili rinforzi che devono arrivare dal mercato di gennaio?
“Un difensore, un centrocampista e un attaccante. Dove per centrocampista s’intende un regista, cioè uno che produca gioco, che è quello che manca al Toro da troppi anni”.
Giocatori utili al 4-3-1-2 oppure al 3-5-2 o loro varianti?
“Non è un questione di moduli, ma di avere i giocatori giusti al posto giusto. Rincon è ammirevole perché si sta sacrificando, ma lui non è mai stato un regista e sacrosantamente avrebbe diritto a fare ciò che gli riesce meglio cioè l’incontrista. Quindi è auspicabile che la dirigenza granata trovi il regista. Non sarà facile, ma questa squadra deve essere rinforzata subito, non aspettare a farlo la fine del calciomercato il 31 di gennaio, quanto potrebbe essere troppo tardi”.
Sirigu è portiere da tenere oppure da cedere?
“Sirigu non è quello che abbiamo visto in azione in questo scorcio di stagione. Il vero Sirigu è quello che abbiamo ammirato nel campionato scorso. Quindi, secondo me, prima di cedere un portiere come lui bisogna pensarci su non dieci, ma cento volte. Sirigu tornerà sicuramente ai suoi migliori livelli di condizione perché c’è l’Europeo in ballo e non può e non vuole perderlo, per cui il Torino deve tenerlo”.
Nelle ultime sessioni del mercato invernale il Torino non ha preso nessun giocatore, questa volta comprerà qualcuno?
“Se vogliono restare in Serie A devono comprare qualcuno, anche perché le altre che stanno in fondo alla classifica non stanno a guardare. Il Crotone nell’ultimo turno ha vinto con il Parma e al Genoa è arrivato Ballardini e ha subito vinto con lo Spezia”.
Secondo lei, quante probabilità ha il Torino di salvarsi?
“In questo momento è difficile fare il calcolo delle probabilità, anche perché il campionato è totalmente anomalo. Non c’è stato pre-campionato, tutti gli allenatori non hanno potuto fare esperimenti per inserire gradualmente i nuovi giocatori e c’è ancora tempo, ci sono ancora opportunità e 72 punti a disposizione, però, il Torino non può più perdere tempo, a cominciare dalla prima partita del 2021”.