ESCLUSIVA TG - Giachino (tifosa del Toro): “Mercato? Come tutte le estati, m’illudo che andrà diversamente. Che si faccia come alla Fiorentina”

Cristina Giachino, tifosa del Toro, è stata intervistata da TorinoGranata.it. Ecco che cosa ha detto sulla squadra, su Juric e sul mercato:
Per come era partito il ritiro l’estate scorsa, squadra smantellata dei giocatori chiave e con parecchi calciatori mancanti, e per il risultato finale che ha ottenuto il Torino, 10° posto come il campionato precedente però con 3 punti in più, da uno a dieci quanto è soddisfatta della stagione dei granata?
“Sono soddisfatta 8 anche 8 e mezzo, non perché siamo arrivati decimi poiché quel piazzamento è stato una delusione e ho sperato fino all’ultimo che si riuscisse ad arrivare all’8° posto, che non avrebbe cambiato quasi nulla, ma sarebbe stato una questione di orgoglio, che dovrebbe contraddistinguerci, bensì perché mi sono divertita. Mi spiego, è vero che ci sono state delle partite in cui si è usciti dallo stadio incavolati e quasi confusi sul perché la partita fosse andata in un certo modo, però io, come tu ben sai, sono una che va sempre in trasferta e quest’anno, dopo tantissimo tempo, come dicono i numeri proprio in trasferta abbiamo avuto veramente dei super risultati. Per questo dico che mi sono divertita tanto. Era da tantissimo tempo che non accadeva perché si chiudevano le trasferte dicendo: “Meno male che abbiamo visitato quella città e degustato quelle prelibatezze e fatto questo e quest’altro perché il Toro ci ha fatto come sempre soffrire”. E invece quest’anno le trasferte sono state per lo più bellissime e ho visto un Toro, soprattutto in trasferta, bello, proprio bello da vedere e da applaudire. Per carità, ci sono state le partite no anche in trasferta però la squadra è stata molto più deludente in casa e avrei anche qualche critica da dire, ma non le esprimo”.
Rispetto la sua volontà di non esternare le critiche.
“Probabilmente la mia è un’opinione sbagliata perché tutti mi hanno detto che non era assolutamente così, ma sono convinta che il Toro renda di più in trasferta, è vero che i giocatori sono professionisti e strapagati e tutto quello che si vuole, poiché l’atmosfera lontano da casa è bellissima, festosa e tutta per la squadra. Il tifo è incessante, anche se siamo in pochi, e quasi si sente di più il tifo in trasferta che in casa. Sia chiaro, la tifoseria ha perfettamente ragione ad essere incavolata e ad avere da ridire, però in trasferta fondamentalmente ci va chi vuole seguire sempre la squadra a prescindere e quindi si crea un’atmosfera magica in cui tutti tifano, applaudono e sono contenti ed evidentemente la squadra questo lo sente, altrimenti non riesco a darmi altre spiegazioni perché in teoria le partite fuori casa dovrebbero essere più complicate e invece non è così per noi”.
Juric, che ha ancora un anno di contratto, a fine stagione ha deciso di rimanere dopo aver parlato con Cairo e Vagnati, però pubblicamente ha detto che voleva che si alzasse l’asticella e per farlo bisognava non smantellare di nuovo la squadra e trattenere i migliori aggiungendo qualche elemento di qualità. Al momento Vlasic, Miranchuk e Lazaro non sono stati riscattati e il tempo per farlo è scaduto ed è stato preso il giovane portiere Popa a parametro zero. Lei cosa pensa?
“Credo che Juric sia una persona profondamente ambiziosa e orgogliosa e non voglia andarsene con il risultato del 10° posto. In realtà, al di là di quello che si dice, cioè che l’allenatore sia stato convinto dalla società che quest’estate avrebbe agito diversamente oppure che il mister guarda solo al suo portafoglio e rimane perché comunque effettivamente prende un bel compensino, penso che Juric non voglia andarsene senza lasciare un segno. E’ vero che ci ha presi dopo due anni che rischiavamo la retrocessione, però non siamo riusciti a piazzarci per le coppe internazionali e non abbiamo avuto risultati così soddisfacenti e lui, anche per il volersi mettere in mostra come allenatore etc etc, non è che abbia raggiunto chissà quale risultato. Si chiaro, le responsabilità per i risultati ottenuti non sono di Juric, anzi, secondo me, ne ha ottenuti di ottimi considerando le premesse, soprattutto quelle della scorsa estate non esistevano proprio, e come tu ben sai io ero presente al ritiro. Per cui penso che Juric abbia due risultati che vuole ottenere con il Torino: uno personale, il riuscire ad arrivare in un posto che garantisca l’Europa, anche solo il 7° in modo da lasciarci con questo ricordo o magari prolungare il contratto. E l’altro, come ha sempre detto, ma in questo per me è eccessivamente ambizioso, vorrebbe riuscire a far fare pace tra la società e i tifosi riunendo così l’ambiente. Nessuno ci fa molto caso, ma questa è una cosa che tra le righe Juric fa intendere quasi ogni volta che viene intervistato perché a lui pesa molto che la società e i tifosi siano due entità separatissime. Lui sicuramente ne comprenderà il perché poiché ormai Cairo lo ha conosciuto anche lui e avrà capito di che pasta è fatto, però, probabilmente, Juric s’illude anche di fare un po’ cambiare il presidente e fargli fare qualche cosa che magari sino a ieri non faceva e avere quell’ambizione in più e quindi, allo stesso tempo, fare in modo che la tifoseria torni ad essere un tutt’uno con la squadra. E’ questo che, secondo me, ha spinto Juric a rimanere e non le promesse di chissà chi, al di là che sono convinta che Vlasic prima o poi tornerà. Lo spero altrimenti poi veramente …”.
Ha detto: “la tifoseria torni ad essere un tutt’uno con la squadra”. Ha la sensazione che la tifoseria non sia del tutto in sintonia con la squadra oppure voleva dire società?
“Intendevo proprio squadra perché in questa stagione, anche se in poche occasioni, la squadra è stata fischiata dai tifosi”.
Ma è accaduto a fronte di prestazioni sottotono e soprattutto con avversari alla portata, per il resto la squadra è sempre stata sostenuta dai tifosi.
“Juric quando la squadra è stata fischiata è intervenuto e, secondo me, ha sempre detto una grandissima verità: con questi giocatori più del 10° posto non si poteva raggiungere. Magari qualche altro allenatore … però non so. Alla fine stiamo parlando di una piccola differenza perché i giocatori erano quelli. Penso a certe partite, anche con squadre di media classifica come la Fiorentina che alla fine si è piazzata due posti avanti a noi con tre punti in più quindi l Viola non è arrivata tanto lontano rispetto a noi, però se si pensa alle riserve che ha la Fiorentina e quelle che ha il Torino si capisce subito perché loro hanno tre punti in più, anzi avrebbero dovuto averne molti di più. Noi avevamo una squadra fatta tardissimo e con la quale, secondo me, più del 10° posto non si poteva ottenere. E Juric ha cercato di comunicare questo messaggio senza voler assolutamente sminuire i propri giocatori perché ha sempre detto che i suoi calciatori ce la mettevano tutta e hanno dato tutto ciò che potevano”.
Juric ha sempre elogiato i suoi giocatori e detto che in tanti sono cresciuti e che hanno ulteriori margini di miglioramento. Per lei, qual è stato il calciatore più proficuo e quale invece l’ha soddisfatta meno?
“Di più, ça va sans dire, e penso che tutti saremmo d’accordo nel nominare Alessandro Buongiorno. E’ sempre piaciuto a tutti perché è un cuore granata, ma quest’anno al di là del cuore, che conta e per i tifosi è importantissimo, ha dimostrato in certe partite anche di essere un valido giocatore. Lo abbiamo visto in questi anni, dai ritiri in cui all’inizio faceva l’aggregato ha avuto una crescita, credo anche per merito di Juric, veramente esponenziale. Mi spiace rispondere come tutti gli altri, però Alessandro Buongiorno penso sia il giocatore che in assoluto è cresciuto di più. Poi Juric è riuscito anche a trasformare un po’ Sanabria, che per tanto fosse un giocatore valido non aveva proprio il senso del gol e segnava poco anche prima di arrivare al Toro. Ma finalmente quest’anno, non che abbia stra-fatto perché 12 gol non sono chissà che, però ha iniziato a farsi vedere anche in porta. Questi sono i due giocatori che Juric è riuscito a valorizzare di più quest’anno.
Ho difficoltà nel fare il nome del giocatore che mi è piaciuto di meno, perché ci sono calciatori che alla fine non piacciono a prescindere e tante volte alla domanda come mai ci si sent dire che non è vero perché ha giocato bene etc etc, però io ho visto un’involuzione di Singo. Non so se sia solo una mia impressione, ma sembrava tanto promettente e alla fine il fiore non è mai sbocciato”.
Che cosa si aspetta dal mercato?
“Come tutte le estati, io m’illudo che vada diversamente. Caratterialmente sono fatta così e quindi per l’ennesima volta spero che Vlasic, che non è stato riscattato, ma che si troverà qualche maniera per farlo ritornare al Toro e spero che si costruisca una squadra che sia tale e che lotti per posizioni leggermente dignitose. Sappiamo tutti che il Toro non ha le capacità a livello finanziario di poter lottare per lo scudetto o per i primi quattro posti, ma arrivare una volta settimi o sesti non guasterebbe. Ci vorrà pure un po’ di fortuna, però che si costruita una squadra come è stato fatto e stanno facendo alla Fiorentina. Mi spiace parlare della Fiorentina perché Commisso non mi è tanto simpatico, ma ne parlo per fare un esempio di una squadra che è più o meno intorno alla nostra posizione in classifica”.
Quest’anno seguirà di nuovo il ritiro?
“Sì, seguirò il ritiro e farò tutte le trasferte. Farò tutto come sempre perché comunque mi diverto e sto con persone con le quali mi trovo bene e con le quali condivido la stessa passione per il Toro. E comunque siamo tutte persone che ci troviamo bene a prescindere dall’essere tifosi del Toro. Come sai sono sempre in giro e il Toro è anche un pretesto per andare in tanti posti. Quindi sicuramente sarò a Pinzolo e poi seguirò anche le amichevoli in Europa, come sempre”.
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