ESCLUSIVA TG - Carbone: "E' giusto che i tifosi vogliano un Toro vero"
Benito Carbone è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Carbone, attualmente è un allenatore, cresciuto nelle giovanili granata ha militato nel Torino dal 1988 al ‘90 e nella stagione ‘93-‘94. Con lui abbiamo parlato della sua ex squadra.
Il Torino può dirsi salvo dopo il pareggio con il Genoa a due giornate dal termine del campionato, quindi obiettivo raggiunto, anche se nell’ultimo periodo i risultati hanno lasciato un po’ a desiderare.
“Per il Torino non c’è la certezza aritmetica della salvezza, però è quasi fatta. Ero allo stadio mercoledì sera e la partita è stata giocata a ritmi bassissimi e tutte e due le squadre avevano paura di perderla, quindi non hanno mai osato stando tranquille e sperando nel risultato del Palermo che è andato abbastanza bene per entrambe. Manca la conferma dei numeri, ma credo che sia il Genoa sia il Toro si salveranno tranquillamente”.
I tifosi si aspettano di vedere un Torino molto diverso e che produce uno spettacolo di altro livello sia con il Chievo a Verona sia nell’ultima gara in casa con il Catania.
“E’ giusto quello che chiedono i tifosi, perché con il Genoa è stata veramente una gara a ritmi bassissimi e giocata diciamo in modo blando. Però questo ci sta perché la paura di perdere di entrambe le squadre ha fatto sì che la partita fosse incanalata su binari che non portavano a nessun tipo di rischio. I tifosi hanno ragione e la squadra deve cercare di dare qualche cosa in più perché il Toro quest’anno a livello di gioco ha fatto un grande campionato, anche se i risultati non sono arrivati con continuità. Il gioco del Toro quest’anno è sempre stato all’altezza della situazione solo che per tanti episodi e gol incassati nei finali di gara si è ritrovato nell’ultimo periodo in una posizione più precaria in classifica. I tifosi del Toro, credo, che negli ultimi due anni siano stati abituati bene dal gioco di Ventura”.
Ventura parla sempre di crescita della squadra. Si può dire che questo gruppo, che in parte è stato modificato rispetto allo scorso campionato, ma non completamente stravolto, ha posto le basi in modo che dalla prossima stagione si posizioni stabilmente nella prima parte della classifica?
“Questo è tutto da vedere. Non so che programmi abbiano Ventura e la società e che tipo di campionato vogliano disputare, ma se l’idea è quella di posizionarsi nella prima parte della classifica ci sono sicuramente le basi e ci sono dei giocatori dai quali partire come punti fermi, però bisognerà fare una campagna acquisti diversa da quella che si è fatta in questa stagione dove è stato effettuato qualche innesto al gruppo che c’era in serie B. E’ importante che questo gruppo sia arrivato alla salvezza e tanta parte del merito spetta a Ventura che, secondo me, è un bravissimo allenatore e la sua mano si è vista in parecchie partite”.
Ventura fa giocare le sue squadre con il 4-2-4 e nelle ultime partite l’ha trasformato nel 5-3-2 in fase difensiva e in 3-5-2 in quella offensiva modificando completamente il reparto d’attacco. Questo cambiamento può significare una modifica delle idee del mister?
“Sono due modi completamente diversi dello schierare le squadre in campo e vedere Ventura che modifica il modulo, che lo aveva finora portato a ottenere risultati importanti in carriera, è strano. Credo che lui abbia voluto dare maggiore sicurezza alla fase difensiva considerando anche la classifica e che la squadra stava attraversando un momento poco felice di risultati. Non so se Ventura continuerà a giocare nelle prossime due partite con il 5-3-2 o se lo farà il prossimo anno ed essendo due moduli ben diversi il loro utilizzo dipende anche dalla qualità dei giocatori. Conte con la qualità dei giocatori che ha si può permettere di schierare la squadra con il 3-5-2 perché gli esterni di centrocampo sono due attaccanti aggiunti, mentre quelli del Toro sono praticamente dei difensori, la differenza è questa”.
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