ESCLUSIVA TG – Camolese: “Il Toro a Firenze può fare una grande partita”
Giancarlo Camolese è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Camolese è un ex giocatore e attualmente allenatore. Con lui, che è stato l’ultimo mister che ha portato il Torino a giocare in Europa nel 2002, Intertoto, abbiamo parlato della squadra granata che si appresta ad affrontare la Fiorentina e potrebbe vincendo tornare a gareggiare in campo internazionale.
Il Torino sentirà indubbiamente l’importanza della partita e la Fiorentina avrà gli occhi puntati addosso perché deve onorare l’impegno, come si affronta un match di questo tipo?
“Quando si arriva a fine stagione c’è sempre qualche squadra che raggiunge prima gli obiettivi e qualche altra che deve lottare fino alla fine, quest’anno il Toro ha disputato un grande campionato e deve mettere la classica ciliegina sulla torta facendo l’ultimo sforzo e cercando di vincere la partita che gli permetterebbe di arrivare in Europa. Dall’altra parte la Fiorentina ha disputato anche lei una grande stagione e sicuramente vorrà chiuderla bene davanti al proprio pubblico con una bella prestazione, quindi credo che ognuna delle due squadre perseguirà il suo obiettivo con il massimo impegno”.
Quali difficoltà potrebbe trovare il Torino che è senza Immobile, Bovo e all’ultimo ha dovuto rinunciare anche a Rodriguez, oltre agli altri lungodegenti?
“Le difficoltà sono le stesse di una qualsiasi partita di serie A quando di fronte si ha una squadra forte come la Fiorentina: la bravura dell’avversario e dei singoli giocatori e il fatto di dover provare a vincere, che alla fine è l’unico risultato che conta. Però al di là delle difficoltà nel Torino deve prevalere l’entusiasmo per aver disputato una grande stagione e quindi sfruttare l’opportunità che hanno di giocarsi l’accesso all’Europa League senza nessuna paura, ma con la consapevolezza di essere già vincenti per quello che è stato fatto”.
Visto il mancato raggiungimento dell’Europa già nella gara con il Parma, se i granata non riuscissero subito ad incanalare la gara in un certo modo potrebbe subentrare l’ansia e quindi aumenterebbero per loro le difficoltà?
“No, credo che il Toro se la giocherà fino in fondo, fino all’ultimo momento e poi le partite passate si dimenticano velocemente. Certo domenica scorsa c’è stata l’opportunità di chiudere il discorso con una giornata d’anticipo davanti al proprio pubblico, visto anche che il Milan aveva perso con l’Atalanta, ma non è andata così perché il Torino affrontava una squadra come il Parma che come lui ha disputato un’ottima stagione ed è chiaro che i conti con gli avversari bisogna sempre farli. Comunque questa sera il Toro deve pensare solo a restare concentrato per tutta la gara”.
Quante probabilità ha il Torino di vincere a Firenze?
“Mah, quantificare le probabilità è difficilissimo, ma come dicevo sono certo che se la giocherà fino in fondo. Nell’ultima partita della stagione ci sono tante situazioni che concorrono, ma sicuramente i giocatori del Torino devono trovare tutte le energie che sono rimaste, sia quelle fisiche sia quelle nervose, per disputare una grande partita che è nelle loro possibilità, quindi è quello che cercheranno di fare”.
Che consiglio può dare al Torino in questa situazione?
“Consigli non ce ne sono nel senso che, come dicevo, deve prelevare l’entusiasmo per essere arrivato a giocarsi nell’ultima partita una posizione che significa l’Europa League e che a inizio stagione nessuno aveva posto come traguardo, di conseguenza non ci devono essere paure, ma soltanto la soddisfazione di aver fatto una grande stagione e sfruttare l’occasione di mettere la classica ciliegina sulla torta”.
Da ultimo allenatore che ha portato il Torino in Europa che cosa prova in queste ore che precedono la partita che può riportare i colori granata nel calcio che conta veramente?
“Il Toro nel suo passato le coppe le ha disputate con una buona frequenza e anche quando ci siamo arrivati noi nel 2002 erano parecchi anni che il Torino non si cimentava a certi livelli e tra l’altro coincideva con un anno in cui si disputava il Mondiale, quindi anche questo è un ricorso storico. Sarebbe una bellissima cosa per il Toro e i suoi tifosi se si tornasse in Europa. La mia speranza, facendo tutti gli scongiuri del caso, è che alla fine il Toro ce la faccia”.