ESCLUSIVA TG – Beccaria: “Ricostruzione Filadelfia qualche intoppo, ma può risolversi”
Domenico Beccaria è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Beccaria è il presidente dell’Associazione Memoria Storica Granata e del Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata, inoltre è uno dei consiglieri del Consiglio d’Amministrazione e uno dei soci fondatori del Collegio dei Fondatori della Fondazione Stadio Filadelfia. Con lui abbiamo fatto il punto sull’iter per la ricostruzione dello stadio dove giocò il Grande Torino e unanimemente considerato la casa dei tifosi del Toro: il Filadelfia.
A che punto dell’iter per la ricostruzione dello stadio Filadelfia si è arrivati?
“Possiamo dire che oggi il Fila sta bene perché negli ultimi tempi sono emerse due novità: una positiva e una negativa, ma quella positiva è preponderante rispetto a quella negativa. La novità negativa sono i ricorsi di due società, la Secap Spa e la Alvit Srl, che hanno perso la gara per l’assegnazione della ricostruzione dell’impianto, vinta dalla Cs Costruzione Srl. Questo comporterà l’allungamento dei tempi d’inizio lavori, sui quali non siamo in grado di pronunciarci. La novità positiva è che la Città di Torino e la Fondazione Mamma Cairo hanno versato la seconda rata dei soldi che serviranno per la ricostruzione che con la definizione del mutuo con il Credito Valtellinese, che si effettuerà in questi giorni, fanno si che nelle casse della Fondazione Filadelfia ci saranno 6 milioni 160 mila euro, più d tre quarti dell’importo totale. Di conseguenza si può essere più che fiduciosi sul fatto che comunque non avremo ulteriori problemi, abbiamo raggiunto e superato il punto di non ritorno e questo è molto positivo perché i lavori inizieranno, magari con qualche piccolo sforamento temporale, ma prenderanno il via”.
Sono circolate voci che le aziende che faranno ricorso potrebbero essere anche solo una, altre voci, invece, dicono due, comunque è certo che l’iter subirà un rallentamento. E’ possibile fare almeno una stima del ritardo sull’inizio dei lavori di ricostruzione?
“Facciamo chiarezza, una delle due società, ossia la terza classificata ha presentato ricorso, mentre la seconda ha notificato che presenterà ricorso, quindi il ricorso sarà presentato in tempi brevi. Dal momento in cui un’azienda notifica di voler presentare ricorso ha tempo quindici giorni per consegnare la documentazione, una volta ricevuta la documentazione il Tar (Tribunale Amministrativo Regionale, ndr) non prima di dieci giorni fissa una Camera di Consiglio in cui delibera. Ragionevolmente si può dire che entro la prima decina di luglio il Tar si pronunci in merito ai ricorsi che sono stati presentati. La pronuncia può essere una sospensiva per ulteriori accertamenti o una sentenza vera e propria se il Tar ritiene di essere in possesso di tutti gli elementi per emettere la sentenza”.
Tenendo presente che ci sarà agosto, possiamo dire che in autunno ci saranno ulteriori sviluppi sempre e solo in direzione della ricostruzione del Fila?
“Direi di sì, prima delle vacanze difficilmente si muoverà qualche cosa, ma dopo le vacanze, con un po’ di fortuna, potremmo avere già una sentenza del Tar e quindi si potranno iniziare i lavori di ricostruzione. Se, invece, le cose non saranno così celeri dopo le vacanze sarà emessa la sentenza e se non saranno presentati ulteriori ricorsi al Consiglio di Stato i lavori poi potranno iniziare”.
Tutto questo riguarda la parte sportiva dell’impianto, ma per quella culturale e ricreativa a che punto è l’iter?
“Per questa parte siamo messi decisamente peggio perché la parte sportiva è completamente progettata e finanziata per quel che riguarda quella culturale e aggregativa che si affaccerà su via Giordano Bruno e che dovrebbe ospitare il Museo del Toro, lo Store e l’area ristorazione siamo solo allo studio di fattibilità, quindi c’è solo un progetto e soprattutto non c’è neppure un centesimo per realizzare questa parte. Per questo dovremmo essere molto bravi a reperire i finanziamenti necessari”.
E’ possibile prevedere quanto tempo ci vorrà per trovare i soldi per costruire anche la parte culturale e aggregativa?
“No, anche perché per mie esplicite richieste, che ho presentato in Fondazione, non s’inizierà alcuna raccolta fondi fino a quando non saranno cominciati i lavori della parte sportiva. Il motivo delle mie richieste è molto semplice: visto che i tifosi del Toro sono stati presi in giro troppe volte sulla ricostruzione del Fila dobbiamo essere noi per primi a dimostrare una solidità e credibilità tali a seguito delle quali potremmo sollecitare i tifosi a mettere mano al portafoglio per la parte culturale e aggregativa. Fino a quel giorno, inizio lavori, non abbiamo le carte in regola per chiedere niente, prima dimostriamo qualche cosa e poi sono sicuro che i tifosi del Toro di fronte alla dimostrazione di serietà da parte nostra non avranno difficoltà a mettere una mano sul cuore e l’altra nel portafoglio per aiutarci a costruire anche l’altra parte dell’impianto”.