ESCLUSIVA TG – Beccaria: “Quando il Museo del Toro al Fila? Persiste lo stallo. La struttura delle vele è pericolosa, lo dicono le perizie”

08.10.2021 10:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Domenico Beccaria
Domenico Beccaria

Domenico Beccaria è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Beccaria è appena rientrato dall’auto sospensione da presidente dell’Associazione Memoria Storica Granata e del Museo del Toro poiché era candidato alle elezioni amministrative del Comune di Torino, inoltre è consigliere del Consiglio d’Amministrazione e socio fondatore del Collegio dei Fondatori della Fondazione Stadio Filadelfia, giornalista e grande tifoso del Toro. Con lui abbiamo parlato dei lavori di completamento del Fila e del trasferimento del Museo.

É iniziata ormai un’altra stagione calcistica, ma a che punto è la situazione per portare il Museo del Toro al Filadelfia? 

“E’ allo stesso punto di prima, nel senso che ci siamo interrotti prima delle elezioni amministrative e adesso quando le elezioni saranno definitivamente concluse, quindi dopo il ballottaggio del 17-18 ottobre, riprenderemo a lavorare per compiere tutti quei passi necessari per portare il Museo del Toro al Filadelfia, dove è naturale che sia. Sarà interessante vedere chi dei due candidati sindaci sarà eletto e poi sarà anche interessante vedere che cosa deciderà di fare il nuovo Sindaco di Torino. Cesare Salvadori, il miglior presidente che la Fondazione abbia avuto, nonché un gentiluomo d’altri tempi, quando Fassino, che lo aveva indicato, perse le elezioni in favore di Appendino, con grande signorilità rimise il suo mandato alla neoeletta, che ritenne di confermarlo in carica. Sono certo che anche Asvisio non vorrà essere da meno del suo predecessore e farà altrettanto, quindi sarà da capire se il prossimo sindaco deciderà di confermarlo o sostituirlo. In ogni caso, ci vorrà un intervallo temporale per tutti i passaggi burocratici prima che la Fondazione possa riprendere a lavorare per portare il Museo del Toro al Fila. E ci vorrà poco tempo se Asvisio sarà riconfermato dal nuovo Sindaco, mentre ce ne vorrà di più qualora per indicare un nuovo presidente della Fondazione si renda necessario un bando pubblico. Risolta questa parte di burocrazia si dovrà capire se le fondazioni bancarie stanzieranno oppure no dei soldi e quanti, in modo da poi poter scrivere il bando per la somma residua necessaria e partire con la raccolta fondi e anche con gli altri bandi per quel che riguarda la progettazione e la realizzazione del Museo del Toro al Fila. Io mi auguro che tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo di riuscire almeno a capire se e quanto riceveremo dalle fondazioni bancarie in modo poi da partire con la scrittura del primo bando e via discorrendo”.

Più in generale, le famose vele che servono ad oscurare ad occhi indiscreti gli allenamenti del Torino e che hanno fatto tanto discutere i residenti delle case limitrofe, anche per ragioni di sicurezza oltre al decoro, adesso che ci avviciniamo all’inverno sono state messe in sicurezza?

“No, le vele non sono state messe in sicurezza e non è possibile farlo perché il problema della sicurezza non riguarda le vele bensì la struttura che le sorregge. Secondo una perizia commissionata dalla Fondazione Filadelfia ed effettuata dal docente del Politecnico di Torino secondo lui la struttura è comunque debole in quanto è stata sottostimata l’azione del vento già con le vele che c’erano prima e che sono state poi rimosse per installare le nuove quest’estate. Le vecchie vele stavano chiuse e venivano aperte solo quando servivano per oscurare gli allenamenti e quando erano aperte avevano un sistema di sgancio in modo tale che appena il vento superava una certa forza e le vele si sganciavano automaticamente e di arrotolavano chiudendosi. Le nuove vele, invece, sono fisse per due terzi della loro estensione per cui quando c’è il vento forte non si richiudono. Il Torino Fc senza dire nulla a nessuno ha installato queste nuove vele, cosa che non avrebbe dovuto e potuto fare. La Fondazione Filadelfia ha chiesto un incontro per ragionare sulla cosa, ma a oggi ancora non c’è stato però mi auguro che avvenga quanto prima. Personalmente dubito, visto l’atto d’imperio del Torino Fc, che le vele vengano rimosse prima della fine della stagione calcistica. Alla fine della stagione calcistica è già acclarato che le vele saranno rimosse temporaneamente perché nelle intenzioni del Torino Fc c’è il consolidare la struttura e rimettere le vele. Questo perché anche l’azienda che ha costruito la struttura ha fatto una sua perizia dalla quale risulta che la struttura è debole. Di conseguenza queste vele messe lì così adesso creano un grave problema di sicurezza e questo va detto chiaramente. Ci sono due perizie che stabiliscono la debolezza della struttura e il problema non é tanto se le vele si strappano del tutto, cosa oltretutto molto difficile perché nel momento in cui dovessero strapparsi sui lati sventolerebbero liberamente ed è difficile che si strappino anche dal lato superiore. Il problema è la struttura perché se queste vele al posto di strapparsi resistono c’è il rischio che venga giù la struttura sia che cada verso l’interno del Filadelfia sia che cada verso l’esterno poiché c’è la possibilità che in quel momento sotto ci sia qualcuno che transita con tutto ciò che ne può conseguire. La questione è molto delicata e se si vuole mettere in sicurezza la struttura il problema si risolve solo rimuovendo immediatamente le vele, ma questo non avverrà perché Juric ha detto che vuole le vele per cui rimarranno lì e poi si interverrà alla fine della stagione calcistica”.                  

La parte sportiva dell’impianto ora é completa anche di quegli spazi che servono ai giocatori per mangiare, rilassarsi e svolgere tutte le attività di corollario all’allenamento vero e proprio?

“Non lo so e, detto francamente, non è più un compito della Fondazione Filadelfia perché nel momento in cui il Torino Fc ha deciso, motu proprio, di provvedere con risorse economiche e progettuali sue alla realizzazione di quelle due aree facendo sponsorizzare per 400mila euro, la sala mensa, da parte di Beretta e spendendo in proprio 200mila euro per la sala relax la Fondazione Filadelfia ha lasciato che il Torino Fc facesse. Di conseguenza, come ho detto, non è più un problema nostro. Ci fa molto piacere che la società granata completi il prima possibile queste due aree perché dovrebbero anche beneficiarne i giocatori e di conseguenza le prestazioni sportive della squadra, ma dal punto di vista strettamente burocratico non è più un problema della Fondazione”.