ESCLUSIVA TG – Avv. Stagliano: “Il Torino può prendere il posto del Parma in Europa League”

22.05.2014 07:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
ESCLUSIVA TG – Avv. Stagliano: “Il Torino può prendere il posto del Parma in Europa League”
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© foto di Federico De Luca

L’avvocato Mario Stagliano è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Il dottor Stagliano, ex vice capo dell’Ufficio Indagini della Federazione Italiana Giuoco Calcio, ha spiegato come funzionano i ricorsi all’Alta Corte di Giustizia del Coni e che possibilità ha il Torino di essere ammesso ai preliminari dell’Europa League a posto del Parma, se la squadra emiliana non otterrà la licenza Uefa per inadempienze di tipo finanziario.

 

Il Parma ricorrerà all’Alta Corte del Coni per ottenere la licenza Uefa per giocare in Europa League, come avviene tecnicamente il ricorso?

“L’Alta Corte del Coni è il terzo grado di giudizio e si pronuncia sul merito per cui può essere chiamata e redimere sulle identiche eccezioni che il Parma ha già formulato davanti alla Commissione di secondo grado per le licenze Uefa. Starà all’Alta Corte stabilire se il pagamento dell’Irpef da parte del Parma andava veramente effettuato entro il 31 marzo, rientrando fra quelli richiesti per il conferimento della licenza Uefa, oppure se, come sostenuto dal Parma, trattandosi di pagamenti che esulano rispetto agli ordinari versamenti dell’Irpef in quanto relativi a giocatori non più facenti parte della rosa, si possono effettuare anche in periodo successivo andando incontro a un pagamento con sanzione da parte dell’Erario, ma non rientrando nei parametri dell’Uefa. Sostanzialmente su questo è chiamata a pronunciarsi l’Alta Corte di Giustizia, quindi se è vera la tesi sostenuta dal Parma o se, invece, gli organi federali di primo e secondo grado hanno avuto ragione. L’Alta Corte di Giustizia del Coni è un organo che interviene più sul profilo del diritto che non su quello della conciliazioni fra le parti e dunque ci si potrebbe attendere che sia confermata la sanzione e che quindi il Parma venga per la prossima stagione estromesso dall’Europa League”.

 

Se il Parma non potesse disputare l’Europa League subentrerebbe il Torino oppure anche il Milan, che ha gli stessi punti dei granata, potrebbe aspirare alla competizione europea?

“Assolutamente no, se venisse estromesso il Parma rimarrebbero in lizza Torino e Milan, ma varrebbe la classifica avulsa per la quale il Torino è in vantaggio e quindi in Europa League andrebbe la squadra granata”.

 

Il Torino può rivolgersi all’Alta Corte di Giustizia del Coni perorando il fatto che ha già ottenuto la licenza Uefa e quindi ha il lasciapassare per la competizione oppure deve attendere che l’Alta Corte si pronunci sul Parma?

“Il Torino deve attendere il giudizio dell’Alta Corte perché l’intervento di terzi interessati nell’ordinamento è consentito solo nei casi d’illecito sportivo, ma questo non è un caso d’illecito sportivo”.

 

Il 28 maggio si riunirà l’Alta Corte per decidere, la sentenza che emetterà sarà inappellabile oppure il Parma nel caso fosse confermata l’esclusione potrà ancora rivolgersi a qualche altro organismo per ottenere di partecipare all’Europa League?

“Il Parma potrebbe rivolgersi al Tar (Tribunale Amministrativo Regionale, ndr) per impugnare il provvedimento, ma trattandosi di un provvedimento dell’Alta Corte di Giustizia la vedo dura”.

 

Per concludere, il Torino può sperare di partecipare alla prossima edizione dell’Europa League?

“Sì assolutamente sì, perché anche se la somma Irpef che il Parma non ha versato nei termini ammonta solamente a circa 300 mila euro, però, mi pare, che l’interpretazione che è stata data per quanto restrittiva è assolutamente in linea con la norma e quindi temo che il Parma, che sul campo si è guadagnato l’accesso ai preliminari dell’Europa League, sarà escluso dalla competizione”.

 

Un po’ come era accaduto in Spagna lo scorso anno al Rayo Vallecano che era stato escluso e al suo posto ha partecipato il Siviglia?

“Mi pare però di ricordare che il Rayo Vallecano fosse stato estromesso dalla Uefa e non dalla Federazione spagnola, invece nel nostro caso specifico sarebbe la Federazione italiana a non riconoscere i requisiti in capo alla società del Parma”.

 

Ci sono delle differenze se l’esclusione è stabilita dall’Uefa o dalla Federazione nazionale?

“No, basta ricordare quello che accadde al Malaga due anni fa quando fu estromesso dalle competizioni europee per le questioni debitorie che aveva”.

 

Quindi una volta che l’Alta Corte ha deciso poi l’Uefa ne prende atto?

“Sì, la vicenda poi è chiusa perché l’Italia deve provvedere a iscrivere le proprie squadre alle varie competizioni e mi pare di ricordare che il termine ultimo dovrebbe essere il 15 giugno, ma potrebbe anche essere stato anticipato al 30 maggio, comunque è una data prossima e non si può attendere chissà quanto, per essere chiari non si possono attendere i tempi di un eventuale ricorso al Tar da parte del Parma”.