ESCLUSIVA TG – Pavarese: “Toro trattieni Cerci e prendi Immobile”
Luigi Pavarese è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Pavarese è un dirigente sportivo che è stato segretario generale del club granata dal 1991 al ‘93. Con lui abbiamo parlato del mercato del Torino.
Tra comproprietà da risolvere, giocatori che non ci saranno più per fine prestito e altri che vorrebbero andare via il Torino è in una situazione alquanto ingarbugliata. Da addetto ai lavori cosa ne pensa?
“C’è da fare una premessa perché, secondo me, la garanzia per il Toro sono Petrachi e Ventura poiché hanno dimostrato, anche in passato e altrove, di integrarsi perfettamente e di saper fare un ottimo lavoro, quindi è importante che rimangano entrambi. Sono certo che nella mente di Petrachi c’è chiarezza perché avrà già valutato con il presidente e l’allenatore quali sono le operazioni che devono essere fatte e Cairo gli avrà dato le direttive in modo che Petrachi possa allestire una squadra competitiva per cercare di salvarsi e anche, se ce ne fosse la possibilità, di migliorare la posizione in classifica rispetto al campionato appena concluso. Sono sicuro che con Petrachi e Ventura il Toro il prossimo anno si salverà sicuramente”.
Fatta questa premessa, secondo lei, quali sono le priorità in sede di calciomercato?
“A livello societario tenersi stretti Petrachi e Ventura, mentre per quel che riguarda la squadra le mosse di mercato dipenderanno molto dalle decisioni che saranno prese riguardo a Ogbonna, che è un giocatore importante. Se si pensa che le grandi società fanno fatica a trattenere i top player che hanno in rosa è facilmente intuibile che anche per il Torino non è semplice tenere giocatori importanti come Ogbonna, che ha il giusto desiderio di confrontarsi con la realtà di una grande squadra perché lui rappresenta il futuro del calcio italiano e lusingato da offerte interessanti voglia andare in un club che può vincere trofei. Stesso discorso si potrebbe fare per Bonaventura dell’Atalanta. Questi ragazzi non chiedono di andare via solo per una questione economica e il Torino potrebbe anche rinunciare a tanti soldi per trattenere Ogbonna, ma sarebbe un gravissimo errore perché rispetto a quello che può offrirgli la Juventus, il Milan o l’Inter che lotteranno per lo scudetto e giocheranno, le prime due, in Champions, il Torino non può offrire altrettanto. In passato è accaduto per altri giocatori, come ad esempio Lentini. E’ chiaro che i tifosi vorrebbero che tutti gli anni il Torino vincesse lo scudetto e lo vorrei anch’io, ma purtroppo la realtà non è questa. Il Torino però ha lavorato bene a livello di settore giovanile e lo dimostra il fatto che ha già pronto quello che sarà il futuro sostituto di Ogbonna ossia Chiosa, che quest’anno ha fatto benissimo in Lega Pro nella Nocerina e forse per lui l’approdo già quest’anno in serie A sarebbe ancora un po’ presto, però mandandolo un anno a cimentarsi con la serie B o comunque rimanendo, se la squadra non dovesse vincere i play off, con un allenatore come Auteri, che lo ha valorizzato quest’anno, poi sarebbe pronto per la difesa granata. Chiosa dopo quello che ha dimostrato in questo campionato è un giocatore che farà parlare molto, ma molto di sé, lo dico con cognizione di causa perché l’ho visto più volte all’opera in questo campionato in un torneo difficile come è stato quello della Lega Pro Prima Divisione B”.
E per quel che riguarda Cerci?
“Il discorso è quasi uguale a quello fatto per Ogbonna, ma c’è un solo punto interrogativo: l’unico allenatore che è riuscito a tirargli fuori qualche cosa è stato Ventura. Si parlava molto bene del ragazzo già quando era nelle giovanili della Roma e si diceva che sarebbe diventato addirittura più forte di Totti poiché aveva il calcio nel sangue, ma caratterialmente non ha risposto alle aspettative. Quindi bisognerà vedere se Cerci è maturato definitivamente, e c’è da augurarselo poiché non ci sono giocatori come lui e soprattutto nel suo ruolo non solo in Italia, ma anche in Europa. Se ha capito come si deve comportare può spuntare un ottimo contratto in una squadra di prima fascia e per l’età che ha può giocare a grandi livelli per almeno cinque anni. Il Torino se dovesse comprare la metà del cartellino di Cerci dalla Fiorentina lo farebbe perché in società sono convinti che potranno raddoppiare la cifra quando lo venderanno. Per il Torino sarebbe importante riscattarlo perché alla fine del prossimo campionato ci saranno i Mondiali e Cerci è nel giro della Nazionale, quindi per il giocatore restare con Ventura rappresenterebbe un’opportunità perché il mister ha dimostrato di saperlo governare e la società la prossima estate ricaverebbe molti più soldi, come dicevo, il doppio se non il triplo. Certo è che se Milan, Inter, Napoli o Juventus offrissero a Cerci subito un contratto importante il giocatore vorrà andare via dal Torino”.
Per il centrocampo c’è qualche giocatore che potrebbe affiancare Gazzi e inserirsi negli schemi di Ventura?
“Certo che ce ne sono e Petrachi sicuramente ha già individuato il giocatore giusto in linea con i parametri economici e le richieste di Ventura”.
In casa Torino si deve trovare anche il sostituto di Bianchi.
“Bianchi era arrivato al Toro forte della sua esperienza e caratterialmente si è trovato in sintonia con la piazza, ma trovare un attaccante non è così difficile perché tradizionalmente il Torino ha avuto spesso attaccanti che erano adatti e hanno fatto bene in rapporto alla piazza dov’erano. Al Toro c’è l’ambiente giusto che può rivitalizzare un giocatore e in particolare un attaccante trasmettendogli quella forza, quella energia e quella determinazione che permettono di risollevarsi, soprattutto a chi ha avuto qualche problema”.
Ciro Immobile potrebbe essere l’attaccante giusto?
“Magari il Torino prendesse Immobile, andrebbe a ripagare il fatto che in granata non ci si è potuti godere, a causa del fallimento, un giocatore come Quagliarella. Immobile rientrerebbe nell’eventuale operazione del passaggio alla Juventus di Ogbonna e averlo rappresenterebbe un bel vantaggio per il Torino. E’ vero che in questo campionato al Genoa Immobile non si è messo particolarmente in evidenza, ma sono sicuro che lui e il fuoriclasse emergente del calcio italiano Insigne saranno gli artefici della vittoria dell’Italia dell’Europeo Under 21 che inizia fra pochi giorni. Pertanto il Torino prendendo Immobile farebbe un ottimo affare”.
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