ESCLUSIVA TG – Agroppi: “Maresca? Ma dobbiamo prendere proprio quello lì?”
Aldo Agroppi intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Con Agroppi, centrocampista del Torino dal 1967 al 1975, abbiamo parlato della sua ex squadra a tre giorni dall’inizio del campionato.
Il Torino dallo scorso anno è cambiato molto e nella prima uscita ufficiale è stato eliminato dalla Coppia Italia dal Pescara. La rosa sembra mancare di un portiere, un esterno sinistro, un centrocampista e un attaccante. Come vede la situazione a tre giorni dall’inizio del campionato?
“Mah, è una situazione complicata e ancora non è stata conclusa la campagna acquisti e cessioni. La vedo un po’ brutta perché non mi pare che ci siano stati acquisti al di sopra della media, quindi dal Torino non aspettiamoci grandi cose. Questo è un Torino che ci farà soffrire come sempre. Il nostro obiettivo è la salvezza e lo sappiamo e di conseguenza dobbiamo rassegnarci al nostro destino, non pensiamo ad altri traguardi perché la squadra è quella che è e non c’è traccia di grandi giocatori. Sarà un campionato difficile dove lotteremo per salvarci insieme alle altre squadre che sono della nostra forza. Non dobbiamo illuderci, ma pensare che il campionato del Torino sarà modesto e quando si hanno giocatori di questo livello non bisogna fare voli di fantasia e sognare chissà che, dobbiamo essere realisti e … speruma ‘n bin”.
In queste ore si parla tanto del possibile arrivo di Maresca …
“Ma dobbiamo prendere proprio quello lì?”
Quindi ritiene che non sia il giocatore adatto, per le sue caratteristiche o perché ha esulato imitando Ferrante?
“Per carità è un giocatore tecnicamente valido, ma arrivando al Torino non avrebbe vita facile. Secondo me sarebbe una scelta incomprensibile e anche pericolosa, quindi non lo prenderei assolutamente. Chiaramente non metto in discussione il giocatore, che è bravo, ma quel famoso gesto oramai lo ha bollato per sempre”.
Ma anche Pasquale Bruno era arrivato fra i mugugni e poi è diventato un idolo di tutto il popolo granata. Questo precedente potrebbe far ben sperare?
“Bruno era un giocatore di grande temperamento e un marcatore, ma non aveva offeso nessuno. Il tifoso del Toro si sente offeso da quel gesto nel derby. Oltre tutto se la società prende Maresca e fin dall’inizio va tutto bene i tifosi si potrebbero anche dimenticare il passato juventino, ma se dovesse girare storto qualche cosa se lo ricorderebbero eccome da dove viene e che cosa ha fatto. No, io questa operazione non la farei”.
Cerci potrà fare bene da seconda punta oppure il suo ruolo è esterno ed è lì che deve essere posizionato?
“Cerci è il migliore giocatore del Torino, quello che ha più fantasia e che ha dei numeri, ma che non sempre riesce a metterli in campo poiché è discontinuo, però è molto bravo e se trovasse continuità è uno di quelli di cui non bisogna privarsi”.
Immobile lo ritiene l’attaccante giusto per il Torino?
“Immobile ha fatto bene a Pescara e poi lo scorso anno nel Genoa non è riuscito a ripetersi e non ha giocato sempre, ma è un giovane, di scuola juventina. Non è un ragazzo che dà grandi garanzie, non è il Pulici o il Graziani della situazione, però è un giocatore che ha anche fatto vedere buone cose”.
Cosa si sente di dire ai tifosi del Toro?
“Di stare calmi perché la strada è lunga, pericolosa e ci sono mille trabocchetti per raggiungere la salvezza, che è il nostro traguardo. Dobbiamo soffrire tutti assieme perché non abbiamo alternative. Se cominciano a contestare perché vedono una classifica che non gradiscono è la fine perché si dà un vantaggio agli avversari anche quando si gioca in casa. La realtà è questa: il Torino vecchia maniera, dei grandi giocatori, non c’è più e bisogna accontentarsi con quello che si ha”.
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