...con Sergio Pellissier

09.06.2009 11:52 di  Raffaella Bon   vedi letture
Fonte: tmw
...con Sergio Pellissier
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© foto di Federico De Luca

Partiamo dal tuo esordio in Nazionale, prima presenza e subito un gol.
"Non pensavo neanche di giocare, poi aver esordito e addirittura segnato è fantastico".

Cosa ti hanno lasciato questi giorni vissuti a Coverciano?
"Ho imparato tanto da Lippi, ti insegna tanto sul campo e fuori. E' stata un'esperienza piacevole".

Tu hai lavorato anche con Ferrara prima che venisse richiamato a Torino, come lo vedi alla Juve?
"Lo vedo bene, ha fatto bene nelle due partite e credo sia pronto ad affrontare un altro campionato. Non è facile per nessuno comunque guidare la Juve, figurarsi per uno alla prima panchina".

Secondo te si sente troppo la pressione?
"La pressione c'è e anche tanta, è un ambiente che devi conoscere e lui lo conosce bene percui non credo abbbia così grandi problemi".

Come vedi i tuoi compagni partiti per la Confederations Cup? Credi possano fare bene?
"Il mister riesce a far diventare importante anche un gruppo che si conosce poco, figuriamoci un gruppo che già si conosce bene. Credo potranno fare grandi cose".

Nell'ultima partita i nuovi si sono inseriti in fretta, così sembra.
"Giocare in Nazionale è più facile che nei club, ci sono tutti giocatori validi in grado di far la differenza ed è tutto più facile".

Sarà facile giocare, ma cosa si prova a segnare dopo due minuti dall'ingresso?
"E' bello, non me l'aspettavo. Uno si impegna tanto per dare il massimo nei minuti a disposizione e la fortuna ha voluto che segnassi".

Su tutti i giornali si parla di Sergio Pellissier come uomo mercato.
"Non ci sto pensando, dopo un anno difficile voglio godermi un po' di vacanza poi si vedrà".

L'anno scorso la promozione e quest'anno la salvezza, i tuoi meriti?
"Non sono stato io, è merito del gruppo che ha fatto un bel miracolo. Ci siamo impegnati più dell'inizio, ci siamo riuniti e quando inizi a giocare da squadra, con giocatori validi, puoi far bene".

Cosa pensi della piazza di Napoli?
"Importante, una delle più importanti d'Italia. E' anche difficile, ma i tifosi napoletani sono molto attaccati alla maglia e ti aiutano".

Tu eri anche con Quagliarella nelle giovanili del Torino.
"Non abbiamo mai giocato insieme però, lui è più giovane ed è un ottimo giocatore. Normale che giocare con giocatori validi ti fa migliorare anche personalmente".

Ti ci vedi bene in coppia?
"Credo che tutti si troverebbero bene con lui, anche perché non è solo un bomber, ma serve anche assist per i compagni. A Udine l'ha dimostrato".

D'Agostino come lo vedi in prospettiva Juve?
"Come giocatore è validissimo, con grosse qualità e molto completo. La Juve però non è così semplice, ma lui ha qualità e personalità per far bene anche lì".

Lo scorso anno sei stato vicinissimo ad andartene, ma non l'hai fatto. Come si convince Campedelli a cederti?
"Non si deve convincere, è normale che sia lui a decidere e una volta deciso vedremo. Ora, però, non ci sto pensando".