Verso Toro-Wolves: fermare Dendoncker è la chiave
Alla fine Nuno, nonostante gli iniziali propositi di tridente, con l'idea di aggredire il Toro nella propria tana dal kick-off, sembra assestarsi su una posizione meno avanguardista di quella finora mostrata dal collega Mazzarri: Questa sera, con ogni probabilità, sarà dunque 3-5-2 vero e proprio, con cerniera mediana composta da Moutinho punto di riferimento semi-fisso, Ruben Neves difensore aggiunto in fase di copertura, ma con frequente licenza di attaccare e concludere, e Dendoncker, che sembra essere tornato stabilmente a centrocampo, "elastico" tra le linee (per certi versi "alla Baselli") e chiave tattica della gara, quanto meno sul versante giallonero.
Il classe '95 belga, ritratto in foto ai tempi dell'Anderlecht, è infatti più di tutti, tra i giocatori a disposizione del tecnico lusitano, l'elemento chiamato a muoversi per vie centrali, portando via avversari, palla al piede o meno, e generando spazi utili agli inserimenti degli esterni e del rifinitore (o rifinitori) d'attacco. Come evidenziano numerose analisi di esperti di calcio inglese, una tra tutte quella di FootballBH (https://footballbh.net/2019/05/17/tactical-analysis-wolves-premier-league-analysis-statistics/), del lavoro di Dendoncker tendono a beneficiare in particolare il laterale sinistro Jonny Castro, l'attaccante Diogo Jota, oltre al già menzionato Ruben Neves, tutti reduci da una stagione maiuscola in maglia Wolves. Limitare il belga dovrebbe rappresentare un lucchetto piuttosto significativo al collo del gioco giallonero.
Questo e altri temi tattici della gara sono stati esplorati nel Primo Piano pubblicato in mattinata sulle pagine di TorinoGranata.it: https://www.torinogranata.it/primo-piano/l-analisi-tattica-come-giocano-i-wolves-quali-le-variabili-93327