Salvioni: "Approccio sbagliato, ma non cambio"

09.03.2010 11:28 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: TuttoB
Salvioni: "Approccio sbagliato, ma non cambio"
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© foto di Federico De Luca

"Quando si perdono le partite, sono io il primo responsabile, perchè sono io che faccio giocare così la squadra. Poi tutti i giocatori, nessuno escluso, nemmeno quelli che vanno in tribuna". Il tecnico dell'Ancona Sandro Walter Salvioni difende la sua squadra dalle critiche per la gestione della fase difensiva e delle partite in trasferta. "Chiedete alla società di cambiare l'allenatore", dice ridendo il cinquantaseienne bergamasco, che invece elogia il campionato fin qui disputato dai biancorossi. "Nonostante le mille difficoltà siamo in una buona posizione di classifica - dice -. Accetto le critiche per le sei sconfitte esterne consecutive, però ripeto che il nostro obiettivo rimane la salvezza - continua -. Fare al più presto i punti necessari alla salvezza servirà a farci affrontare le ultime partite con tranquillità e serenità". L'ex allenatore del Nizza analizza il ko del "Braglia". "La cosa più negativa della partita di Modena è stata il risultato - afferma -. Ho visto una squadra con carattere, personalità e determinazione". Nelle ultime partite l'Ancona subisce gol nei primi minuti del match. Approccio sbagliato? "Sarà un problema di concentrazione, sarà un problema di fiducia nei nostri mezzi e nelle nostre potenzialità - spiega -. E' vero che nelle ultime partite, anche quelle in casa contro Albinoleffe e Padova, siamo partiti contratti. Serve sicuramente maggiore attenzione fin dall'inizio". Salvioni va dritto per la sua strada. "Io non cambierò mai modulo. Questa è la mentalità della squadra". Sabato prossimo al "Del Conero" arriva il temibile Torino. "E' una squadra che è stata rifatta a gennaio. Sarà una partita difficile". Sui tanti rigori concessi ai granata nelle ultime giornate Salvioni dice: "Faremo di tutto per non farli entrare in area di rigore - conclude -. Dovremo restare alti e non concedergli la profondità".