Milan, Kakà: "Voglio ritrovare la continuità e trasmettere la mia esperienza ai giovani"
Presentato oggi a media e tifosi, il ritornante Ricardo Kakà, raggiante per la propria nuova avventura in maglia Milan, ha affermato: "Arrivare nuovamente qui è stato molto bello. Sono giorni speciali. Ieri con mia moglie pensavamo a dieci anni fa, quando arrivavo qui in tutt'altra situazione, ma i momenti belli sembrano gli stessi. Rivedere tutta la gente di Milanello mi ha dato la sensazione di non essere mai andato via. Ho imparato tanto con i giocatori con più esperienza, e adesso tocca a me prendere il ruolo di esperto. Non so per quante stagioni. Voglio aiutare questi ragazzi e imparare tanto anche da loro.
In questi 4 anni al Real Madrid non ho mai avuto continuità. Spero di trovarla ora. Non ho infortuni da tanto tempo, la condizione fisica è buona, e sono pronto a questa sfida. Sono abituato a un Milan vincente. Penso che questa squadra possa fare bene. La mia scelta è stata dettata anche dalla possibilità di ritrovare la gioia di giocare a calcio e questo punto è il Milan. Oggi, con tutti i social network, anche noi possiamo trasmettere le nostre emozioni. Non riuscirò mai a dimostrare a pieno quello che ho provato ma penso che si sia capito. Prima di parlare di ruoli voglio sentire di cosa ha bisogno il mister, e certamente troveremo una soluzione.
Quella di Madrid è stata un'esperienza personale molto bella. Ma dal punto di vista professionale non sono andati come volevo. In questi momenti ho dovuto imparare tanto. Il Real è una grandissima società, e sono contento di aver fatto parte della sua storia. Per la mia situazione, lì ho un po' perso la gioia di giocare a calcio e qui penso che sia il posto giusto. Il Real aveva delle idee ben precise e gli spazi erano sempre meno per me e con Ancelotti abbiamo concordato la mia partenza.
Non è stata colpa di Mourinho se non giocavo. Io negli anni in cui ho lavorato con lui ho provato ad avere la sua fiducia ma lui aveva altre idee. Io ho sempre lavorato bene. Ma lui non ha nessuna colpa. È un allenatore che mi ha dato tanto sotto tanti punti di vista. Penso che Mario è un grande giocatore e penso che posso fare bene così come con Matri, Robinho, El Shaarawy. Qui ci sono grandissimi giocatori e grandissimi attaccanti.
Il Milan può vincere in Italia e fare bene in Europa. Ci sono giocatori vincenti, abituati alle pressioni. Credo che avremo un Milan che lotterà per il titolo".