La Samp rischia grosso ma Ferrero si chiama fuori: "Colpa di Garrone"
Sampdopria sull'orlo del fallimento, ma Massimo Ferrero si difende. Intervistato da 'La Gazzetta dello Sport' l'ex presidente spiega che "le quote sono della mia famiglia, ma ora la società è gestita da uomini non miei. Lanna neanche lo conosco. Lo sfacelo non porta la mia firma. La trattativa con Vialli? Parlo in base a documenti, email, messaggi che posso mostrare. Avevo chiuso con tanto di mia firma per 88 milioni, 60 dei quali servivano per pagare i concordati. Era necessaria una garanzia di Garrone di 25 milioni al nuovo gruppo qualora la squadra fosse finita in B e si fosse deprezzata la rosa. Bastava un minuto per darla, l’affare era chiuso, ma Garrone ha risposto sì dopo 45 giorni. Nel frattempo abbiamo perso 6-7 partite, Di Francesco è stato esonerato, la squadra era in crisi: a quel punto l’offerta è scesa a 40-45 milioni e non era più congrua".