JUVE: Zanetti fermo ancora, salterà il Toro
La verità è che ci manca Cristiano Zanetti»: così parlò Claudio Ranieri. E mancherà ancora per un po'. Un mese, giorno più giorno meno, se tutto andrà bene. Colpa di un guaio muscolare alla coscia destra che si trascina da tempo, una fastidiosa cicatrice nella zona lesionata due mesi fa che ogni tanto si infiamma e non gli dà pace. Un malanno con cui il centrocampista della Juve è costretto a convivere, un problema che lo tiene in sospeso settimana dopo settimana tra la voglia di giocare e la delusione di non poterlo fare.
Tra le confessioni della cena di qualche giorno fa allo Juve Club Parlamento, quel grido di dolore del tecnico, privo dall'inizio della stagione del «faro e metronomo» della squadra (parole sue), era passato quasi inosservato. Schiacciato da piccanti retroscena, come lo sfogo di Buffon, furioso nell'intervallo del match col Palermo con i compagni che gli avevano passato indietro troppe volte il pallone. O compresso dalle rassicurazioni («Qui nessuno rema contro») sull'unità dello spogliatoio, fondamentali in un momento di crisi. Ma oggi torna più che mai d'attualità. Perché viene fuori che l'allenatore bianconero dovrà fare a meno della sua bussola ancora per qualche partita. «Torno a novembre», ha fatto sapere il giocatore a chi lo conosce bene. Confermando di fatto che il suo recupero, previsto prima per la metà di settembre e poi per la ripresa del campionato dopo la sosta per le nazionali, slitterà ancora un po'. Almeno fino alla seconda sfida con il Real Madrid nel girone di Champions, in programma il 5 novembre al Santiago Bernabeu, ma probabilmente anche qualche giorno in più. Dopo aver aspettato tanto, sarebbe inutile rischiare di rovinare tutto per la fretta. Più realistica, anche se a questo punto fare previsioni certe è impossibile, è la data del 22 novembre, dopo i match con Chievo e Genoa, per l'appuntamento che nessuno juventino vorrebbe mai saltare: lo scontro diretto in casa dell'Inter.
In ogni caso, il centrocampista perderà gran parte del ciclo di fuoco (Napoli, derby, Real) che attende i bianconeri alla ripresa del campionato. Un problema in più per Ranieri, considerando che l'emergenza infortuni - 14 dall'inizio della stagione - riguarda tutti i reparti del Policlinico Juventus. E che l'assenza dell'ex nerazzurro, il più tecnico e geometrico tra i mediani, il più bravo nell'organizzare il gioco, si è fatta sentire enormemente nelle prime dieci partite di questa stagione. Tra preliminari, Champions e campionato Zanetti quest'anno non ha giocato nemmeno un minuto. Si è fatto male domenica 10 agosto, tre giorni prima della sfida di andata con l'Artmedia. Una fitta, un'espressione di delusione, il rientro negli spogliatoi. «Ha riportato una distrazione muscolare alla coscia destra – racconta Riccardo Agricola, responsabile dello staff medico bianconero –, una zona che era già sofferente per una contusione rimediata pochi giorni prima nell'amichevole col Borussia. Quindi la lesione si è cicatrizzata e da qui nascono i problemi, perché a volte ciò determina momenti di infiammazione che costringono il giocatore a rallentare il ritmo temendo di farsi male». Ecco perché il tunnel sembrava già finito a metà settembre, quando Zanetti si allenava in gruppo, partecipava alle partitelle ed era pronto per rientrare con l'Udinese il 14 o al più tardi il 17 per il debutto in Champions con lo Zenit. Ma poi la cicatrice ha cominciato a tormentarlo, tanto che ultimamente ha rarefatto le sue apparizioni sul campo, limitandosi a qualche corsetta senza mai indossare le scarpe da calcio.
«Cristiano dovrà abituarsi a non avere più un muscolo normale, ammesso che per i calciatori si possa parlare di muscoli normali», ha spiegato qualche giorno fa Riccardo Capanna, il preparatore atletico. «Nella prossima settimana è previsto che intensifichi il lavoro», si legge nell'ultimo comunicato del club. Ranieri e tutta la Juve sperano che sia la volta buona, che questo malanno cronico si prenda un bel periodo di vacanza. Perché per uscire dalla crisi bisogna accendere la luce in mezzo al campo. E nella scorsa stagione, risparmiato dalla fragilità muscolare che l'ha accompagnato per buona parte della carriera, l'interruttore ce l'aveva Zanetti.