Hellas Verona, Setti: "Crediamo nella salvezza ma in ogni caso siamo pronti per risalire subito in caso di retrocessione"
Maurizio Setti è tornato a parlare del presente e futuro del Verona: "Credo nella salvezza. Se oggi parlassimo dell'Hellas Verona al posto dl Crotone i risultati sarebbero in linea con la stagione ma non saremmo salvi lo stesso. Nelle partite che restano dovremo dimostrare che la salvezza vogliamo raggiungerla anche all'ultima giornata con il sostegno di tutti i tifosi. Verona che torna a giocare in casa contro il Torino in un clima ostile? Ci crediamo alla salvezza, facciamo queste tredici partite dove pensiamo di essere al quartultimo posto e di giocarcela fino alla fine. Ogni anno ha i suoi perchè. Il pubblico può darci i punti per arrivare alla salvezza. I numeri non sono incoraggianti, ma i numeri della società sono positivi. Il calcio è un business, siamo una spa e abbiamo l'obbligo di essere chiari e trasparenti. Tutto è certificato e oggi sul fatturato costruisci un percorso, un percorso diverso significa buttare tanti soldi. I big hanno pompato soldi per tanto tempo come Berlusconi poi hanno detto basta. Le porte del Verona sono aperti agli investitori ma quelli billion ma non ci sono stati interessamenti, solo gente che voleva farsi pubblicità. Cerchiamo un imprenditore serio. Quanto vale il Verona? I soldi possono essere tanti e pochi. Il patrimonio del Verona è cambiato in modo importante. E' una cifra importante ma che ha un perchè del suo valore. Se qualcuno si vuole avvicinare per fare meglio come andare in Europa League mi va bene ma significa tirare fuori almeno 30 milioni annui per 5 anni consecutivi. Il business riguarda restare in Serie A, lavorare sul settore giovanile e sulla prima squadra. Conferme di persone come Fusco e Pecchia? Quest'anno i risultati non stanno dando ragione al loro lavoro. Noi dobbiamo riprovarci subito in caso di retrocessione. Non stiamo cercando nessuno, ci informiamo e ci guardiamo intorno. Fusco e Pecchia? Abbiamo la nostra idea per sostituirli puntando sui giovani e rientrando nei nostri parametri. Centro sportivo e antistadio? L'antistadio è da novembre che abbiamo gli spogliatoi pronti ma l'iter burocratico ci ha bloccato ma forse è arrivato l'ok. Per il centro sportivo abbiamo ripresentato tutte le domande alla nuova giunta e aspettiamo una risposta dal comune, crediamo di fare il centro sportivo, poi se non ci riusciamo li lo facciamo da un'altra parte".