GAZZETTA - Milito e Zarate, gol argentini sono i più caldi della A

26.09.2008 09:30 di  Raffaella Bon   vedi letture
GAZZETTA - Milito e Zarate, gol argentini sono i più caldi della A
TUTTOmercatoWEB.com

Uno ha zittito tutti i denigratori della minestra riscaldata, dimostrando che c'è minestra e minestra. L'altro ha riscattato un cognome che, nella serie A italiana, non era esattamente sinonimo di gloria. Diego Alberto Milito e Mauro Matias Zarate: sono loro i nomi caldi di queste prime giornate di serie A, sono i capocannonieri del campionato con 4 reti a testa. E' presto, anzi, prestissimo per esaltarli: siamo soltanto all'inizio. Ma è innegabile che entrambi rappresentino una scommessa vinta. Vinta dal Genoa, che si è riportato a casa il suo "Principe", l'uomo che riportò il Grifone in serie A e lo vide precipitare immediatamente in C1 per le note vicende di giustizia sportiva. Vinta dalla Lazio, più rapida di tutti a capire che il fratello minore di Sergio Fabian Zarate è ben più dotato calcisticamente dell'attaccante transitato da Ancona nella stagione 1992-93.
QUATTRO PER DUE - La storia recente è nota: Milito ha segnato un gol al Milan, uno al Palermo e due alla Roma, riprendendo la sua avventura a Marassi dal punto in cui si era interrotta. Zarate si è presentato con una doppietta al Cagliari e si è ripetuto segnando una rete contro Sampdoria e Milan. E se non fosse stato fermato dalla traversa e alcuni clamorosi errori di mira contro la Fiorentina, ora sarebbe da solo in vetta ai cannonieri della serie A.
DISASTRO SARAGOZZA - Meno conosciuto, forse, è il passato recente dei due giocatori. Chi avesse perso le tracce di Milito dopo l'esperienza in rossoblù, non si stupirà nell'apprendere che il "Principe" ha continuato a segnare a raffica, incantando la Liga con la maglia del Saragozza: 53 gol in tre campionati, tanto per non smentirsi. Sorprende molto più il fatto che il Saragozza sia retrocesso nella serie B spagnola al termine della passata stagione: nonostante i 15 gol Milito, i 21 del "risorto" Ricardo Oliveira e la presenza in rosa di giocatori del calibro di Aimar, Ayala, Sergio Garcia, Ewerthon e Diogo, la squadra aragonese è riuscita nella non facile impresa di cadere in "segunda". Perché i grandi club d'Europa non abbiano creduto in Milito resta un mistero: buon per il Genoa, che ha potuto riabbracciare il suo campione.
DAL QATAR ALL'EUROPA - Molto diversa la storia di Zarate. Ve ne avevamo parlato più di anno fa, nella rubrica Next Generation di Gazzetta.it, dedicata ai migliori talenti in erba. Il Velez non riuscì a resistere all'offerta da 15 milioni di euro dell'Al-Sadd per il più giovane dei cinque fratelli Zarate. Mauro finì in Qatar e da lì è rimbalzato fino all'Europa: nel gennaio di quest'anno, il Birmingham City l'ha avuto in prestito. Subito numeri d'alta classe, ma il tecnico scozzese McLeish non gli ha dato fiducia in attacco, forse perché in quel reparto c'era anche il connazionale McFadden. Risultato: retrocessione in League Championship. Zarate ha cambiato aria e la Lazio ne ha rilevato il prestito. Davvero un bel colpo per Lotito: tra le schiere di persone che oggi strillano "Zarate l'ho scoperto io", il presidente biancoceleste può dire di essere stato l'unico a investire per davvero. Ora per Mauro viene il difficile: dovrà convincere Delio Rossi a non mandarlo in panchina quando Rocchi tornerà a disposizione. Ma il tecnico della Lazio si è già lasciato scappare un'ipotesi di tridente con Pandev e il fuoriquota dell'Italia olimpica. Milito, invece, di concorrenza non ne ha: rispetto a Zarate, il suo unico problema sono gli 8 anni in più sulla carta d'identità. Ma tempo per segnare ne hanno ancora tutti e due. E tanto.