Brosco "Nostro obbiettivo la serie A"
Dopo il cambio di panchina in casa Triestina sono tutti pronti a ripartire, primo fra tutti il giovane difensore di scuola Roma Riccardo Brosco (18), che in questa intervista ci parla degli alabardati, ma anche della squadra capitolina.
In questo periodo stai vivendo un ottimo momento, cosa ne pensi?
"I fatti devono sempre dimostrare queste parole, io penso di averlo fatto fino adesso e spero di continuare a farlo in futuro".
In estate sei stato convocato anche con l'Under21 a seguito di infortunio, ora ti aspetti una chiamata da Casiraghi?
"Non me l'aspetto, ma se arriva sono contento. Questa è una grande emozione perché giochi con calciatori forti come Balotelli o Poli e puoi sempre imparare qualcosa".
E' vero che ti ispiri a Mexes?
"Sì, lui e anche Alessandro Nesta".
Come mai Mexes?
"E' un giocatore elegante che ha tutto: fisico e tecnica".
Per quanto riguarda Nesta invece?
"Sono giocatori simili, anche se Nesta ha vinto di più ed è un po' più anziano".
Si sta parlando di un ritorno di Nesta in Nazionale, cosa ne pensi?
"Se continua così può tranquillamente tornarci, per me è il numero uno".
Pensi che in Italia ci sia un po' un problema a livello difensivo?
"No, forse ultimamente c'è stato un po' di calo, ma presto torneranno. In Under21 ci sono ragazzi fortissimi e in più ci sono giocatori come Chiellini, Barzagli e Legrottaglie".
Brosco a Trieste come Aquilani, vuole ripercorrere la stessa carriera?
"Ci metterei la firma".
Quanto ti dispiace che sia stato ceduto al Liverpool?
"Tanto, anche come persona era un bravissimo ragazzo. Penso sia stato obbligato ad andare là, non una scelta sua di vita".
Dispiace per questo momento della Roma?
"Penso che la Roma ha una storia dietro che la porterà a riprendersi e tornare a livelli alti. Mi spiace sicuramente per la famiglia Sensi, mi hanno accompagnato in tutto il mio percorso e spero continuino loro".
Come ti trovi a Trieste?
"Bene, è una città tranquilla e si vive bene. A livello di squadra all'inizio ho fatto un po' fatica per l'età poi mi sono trovato a mio agio".
In che senso fatica per l'età?
"Nel senso che comunque fare un discorso con gente di 18-19 anni è un conto, mentre farlo con gente di trenta è un altro. Trovandomi in uno spogliatoio con tanta gente sui trenta all'inizio fa un certo effetto. Mi sono comunque inserito bene perché già conoscevo Scurto e Magliocchetti e mi hanno aiutato molto".
Petrucci, tuo compagno nella primavera della Roma, è andato al Manchester. E' un peccato?
"Secondo me la sua scelta è stata una scelta di vita. Vai lì, impari l'inglese e ti danno due soldi subito. Se restava qui non aveva la sicurezza di arrivare, mentre là è diverso".
Alcuni tuoi ex compagni sono andati anche a Grosseto, come li vedi?
"Io conosco benissimo e sono un grande estimatore sia di D'Alessandro che di Crescenzi. Putroppo Crescenzi non sta avendo l'opportunità di giocare molto, ma ce l'avrà molto presto perché si impegna sempre negli allenamenti. D'Alessandro, invece, è di un'altra categoria rispetto agli altri, un fenomeno".
D'Alessandro secondo te tornerà alla Roma il prossimo anno?
"Non so se sarà il prossimo anno, ma comunque molto presto".
E te alla Roma?
"Certamente ho voglia di tornare, vediamo. Non so se sarà il prossimo anno, ma Ranieri va benissimo visto che punta sui giovani".
La Triestina ha cambiato tecnico, com'è stato il tuo rapporto con Gotti?
"Un ottimo rapporto, l'avevo già conosciuto nell'Under17 e ho scelto Trieste appunto perché c'era lui. Anche Mario Somma è comunque un ottimo allenatore, poi è di Latina e ci troviamo bene anche a parlare. Tatticamente credo sia tra i migliori, su questo ha lavorato tanto e ci ha fatto recuperare anche fisicamente. Per il futuro la vedo bene".
Ti aspettavi una parentesi così sfortunata per Gotti a Trieste?
"Diciamo che è colpa un po' di tutti, quando le cose vanno male il colpevole non è uno".
Oggi ripartite con il Gallipoli, che partita vi aspettate?
"Una partita dura perché il Gallipoli è una squadra che non molla niente. Dobbiamo partire bene e cercheremo i tre punti. A Trieste ogni volta c'è un ottimo tifo, lo stadio è tra i migliori d'Italia e anche se ultimamente siamo stati un po' fischiati si sta sempre bene".
Le prossime partite saranno determinanti a questo punto?
"Ovviamente sì, bisogna cercare sempre il massimo per recuperare in classifica in fretta. Il potenziale per fare bene ce l'abbiamo".
La Triestina infatti è stata costruita per fare il salto di categoria, alla A ci credete?
"Certo".
Il vostro obiettivo è questo?
"Man mano che faremo punti capiremo l'obiettivo. Non possiamo dire che puntiamo alla A se i punti non verranno".
Il tuo obiettivo?
"Giocare, fare esperienza e tornare presto alla Roma".
La Roma quest'anno dove può arrivare?
"Sicuramente in Champions, tra le prime quattro può arrivare".
Il settore giovanile della Roma come lo consideri?
"E' sempre stato tra i migliori d'Italia, ci possono essere annate che vanno meno bene, ma in generale il settore giovanile è ottimo".
Il mister com'è?
"Umanamente è bravissimo ed è supportato da una bella società. C'è tutto per fare bene".
E il fatto che sia il padre di un grande campione può essere un modello?
"Certamente, ha anche più credibilità e credo che col figlio parli spesso".
Essendo tu di Roma i tuoi modelli, anche se non sono nel tuo ruolo, saranno anche De Rossi appunto e Totti
"Quelli sono il modello un po' di tutti".
E quando si parla di Totti in Nazionale?
"Speriamo. Anche senza di lui va bene, ma con lui è meglio".