Bologna, allo stadio in massa
DALL’ARA a prezzi di saldo perché domenica si trasformi nel dodicesimo uomo in campo per battere il Lecce.
ALLA FINE il Bologna ha deciso di fare la cosa più saggia, restando nel solco tracciato una settimana fa da Urbano Cairo, il presidente del Torino che aveva deciso di praticare per i propri tifosi prezzi popolari per riempire le gradinate dello stadio Olimpico nel giorno della sfida coi rossoblù (poi finita 1-1). Cairo ha centrato l’obiettivo solo in parte (domenica a Torino sulle gradinate c’erano vistosi vuoti), ma anche i Menarini in fondo si accontenterebbero di vedere un Dall’Ara ‘quasi’ pieno, considerando che la capienza massima è di 35 mila posti. L’importante è superare il tetto quasi fisiologico delle 20 mila presenze, che è stato il compagno di viaggio della stagione rossoblù. Il ragionamento è: più bolognesi ci saranno domenica allo stadio e meno sarà in salita la strada per conquistare col Lecce tre punti fondamentali per la salvezza.
DA QUI la scelta di varare prezzi decisamente accattivanti in tutti i settori dello stadio. Per non scontentare i propri abbonati, che hanno firmato un atto di fiducia in estate e che potrebbero non gradire i biglietti scontati dell’ultima ora, il club rossoblù ha optato per un listino prezzi doppio. Curva a 10 euro, distinti laterali a 20, distinti centrali e tribuna laterale a 30: questo il menù nei settori popolari riservato a tutti.
Gli abbonati, invece, avranno una possibilità in più: presentando la propria tessera e la copia di tutti i documenti di identità, potranno acquistare fino a un massimo di 4 biglietti in qualsiasi settore dello stadio a prezzi ulteriormente scontati. Per fare un esempio: 5 euro per una curva, 10 per un biglietto di distinti laterali. Un sacrificio economico che il club rossoblù farà volentieri e che va incontro alle pressanti richieste dei tifosi rossoblù che già da giorni invocavano col Lecce un Dall’Ara pieno.
SONO gli stessi tifosi che domenica hanno seguito in millecinquecento la squadra nella trasferta di Torino, viaggiando sul treno che ha ‘aggirato’ lo sciopero dei ferrovieri. «A Torino abbiamo dato il nostro grande contributo e ne siamo orgogliosi», esultano il giorno dopo quelli che c’erano. Adesso il loro obiettivo è tutto racchiuso nel coro che da qualche domenica fa da leit-motiv in curva alle partite dei rossoblù: «Fino alla fine forza Bologna...».
TRADOTTO, significa sostenere più che mai la squadra dal primo all’ultimo minuto anche domenica col Lecce: sperando che una vittoria spiani la strada a un altro esodo di massa a Verona tra due settimane col Chievo. Un anno fa, in una sfida decisiva per la conquista della serie A, sulle gradinate del Bentegodi per assistere a un Chievo-Bologna finito 1-1 i bolognesi furono seimila.