ADV, Amareggiato in sala stampa
Andrea Della Valle dopo un’ora abbondante dalla fine della gara è venuto in sala stampa a fare gli auguri di Natale e ha spiegare la propria amarezza, non tanto per l’eliminazione in Coppa Italia, quanto per la vicenda Castello legata al nuovo stadio: «Non vedo la luce...».
E in più, comunicando che il progetto Campini, dovrebbe essere quasi ultimato, adesso la società cerca sponsor perché «l’impianto va dotato di strutture che non ci sono».
Partiamo dalla sberla dell’eliminazione:
«Ci siamo rovinati il Natale –ha detto il presidente viola -. Talvolta ci capitano episodi così... Forse mancano un po’ di stimoli... Bastava guardare Gilardino: avete mai visto il nostro bomber fallire gol così...? È mancata tutta la squadra, non è stata la vera Fiorentina, quella la vedrete a Genova. Non mi va neppure di commentare i singoli... Ma io sono strafiducioso per il futuro, forse faremo anche meglio dello scorso anno. Lottiamo per il quarto-terzo posto se andasse bene, se invece le cose andranno male potremo arrivare quinti o sesti… Di stasera (ieri sera per chi legge, ndr), mi dispiace per i bambini».
Gli chiedono del compleanno che lui e suo fratello hanno festeggiato domenica scorsa: 300 partite alla guida della Fiorentina:
«Speriamo di farne altre 300, speriamo di esserci ancora perché passeranno altri 6 anni… Intanto mi piacerebbe che alla fine di quest’annata ci riprendessimo la Champions: ci è mancata l’esperienza e anche un pizzico di fortuna. Un paio di partite sono girate male».
E adesso la vicenda di Castello. Il progetto della “Cittadella Viola” bloccato da un’inchiesta: il terreno sognato dai Della Valle è sotto sequestro.
«Di chi sono le colpe? Per carità – spiega Della Valle –, non lo so e non spetta a me addentrarmi su questo argomento. Mi limito a dire che ci sono state coincidenze… Ci siamo trovati nel mezzo a questo storia… Del resto non avevano impostato un progetto, nel quale c’era anche il nuovo stadio. Per noi non era scontato farlo a Castello, ma è normale che siccome la nostra pianificazione prevedeva una certa area, quella zona fosse l’ideale… Però possono esserci anche altre terreni dove poter nascere questa idea. Grazie anche all’aiuto del sindaco, mi piace sottolinearlo, avevamo individuato i tempi giusti. Avremmo risparmiato un anno di burocrazie, poi è successo quello che è successo… Sì, c’è amarezza da parte nostra. Il progetto si fermerà per tanto tempo. Sono sincero, non vediamo la luce di questa storia nel breve... Anche se non molliamo ».
Almeno i Campini dovrebbero essere consegnati tra poco. O no?
“Il Comune ci dice che è quasi fatta. Ma noi adesso dobbiamo intervenire con delle strutture perché vogliamo che diventi un mini-centro sportivo a tutti gli effetti. Dobbiamo fare una piscina, la palestra e quello che serve. Quindi abbiamo bisogno di trovare uno sponsor che ci aiuti e di questi tempi, con questa congiuntura economica tanto dura, non è facile. Speriamo… ».
Infine il mercato:
«Prandelli ci ha dato una linea e ci atterremo. Se alcuni giocatori vogliono andarsene li accontenteremo. Pazzini parte? Può darsi, ma non è scontato. Aspettiamo che le trattative entrino nel vivo».