Siena sull'orlo della crisi
Antonio Conte nega la crisi, ma leggendo fra le righe delle sue dichiarazioni post-partita – di fatto – conferma il momento di appannamento dei suoi, ammettendo le proprie responsabilità, ma anche ricordando ai giocatori quanto successo l'anno scorso a Torino e Reggina, partite come ammazza campionato e restate in cadetteria. L'etichetta di corazzata è piacevole, ma dev'essere accompagnata dai fatti e confermata sul campo, perché in serie B non ti regala niente nessuno. E black out come quelli del Braglia si pagano a caro prezzo. I toscani sono scivolati a -6 dalla capolista Novara, bruciando in 4 minuti 3 punti che sembravano in cassaforte. Certo non un atteggiamento da grande squadra. Una formazione che si è un po' smarrita dopo un avvio convincente. Nelle ultime 5 giornate ha raccolto solo 5 punti, frutto di pareggi (contro Triestina e Crotone, entrambi a reti inviolate) e una vittoria, quella col Padova alla nona giornata, arrivata però solo nei minuti finali. A decidere l'incontro a 120 secondi dal 90esimo era stato Reginaldo. Non è bastato per dare una scossa. Sono seguite le sconfitte con Sassuolo appunto ed Empoli, nel derby toscano, alla decima di campionato. Una debacle quella viziata da un po' di sfortuna e tante ingenuità individuali. Insomma, il Siena il suo Virgilio ce l'ha già e si chiama Antonio Conte, non servono altre guide….bensì maggior attenzione, applicazione e cattiveria. Per riappropriarsi di quell'etichetta di ammazza campionato tanto scomoda, quanto gratificante…