La doppia scommessa del Lecce

05.02.2010 09:10 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: Sportitalia
La doppia scommessa del Lecce
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© foto di Federico De Luca

Due rinforzi di lusso per il Lecce capolista della serie B insieme al Sassuolo: sulla rinascita di David Di Michele e Massimo Loviso ha voluto scommettere Gigi De Canio. Il valore dei due ex granata non si discute: se il tecnico riuscirà a motivarli e farli rendere al meglio, sarà difficile fermare la marcia giallorossa verso la serie A.

David Di Michele ritrova De Canio con cui aveva centrato una salvezza quasi miracolosa in A nella stagione 2002-2003. Dopo un grande inizio di campionato, con tre gol nelle prime tre giornate e la fascia di capitano salda sul braccio, di Michele sembrava destinato a trascinare il Toro verso la serie A. E invece il talentuoso 34enne romano si è perso e non è più riuscito a incidere. L’ultimo gol lo ha segnato proprio a Lecce sul campo del Gallipoli, prima di finire su tutti i giornali per un’aggressione subita in un ristorante torinese e per spiacevoli voci di coinvolgimento in un giro di scommesse. La sua stagione granata si è chiusa virtualmente lì, Di Michele è finito fuori rosa, ed è diventato un pezzo pregiato del mercato.

Lo volevano tante squadre, ma De Canio è riuscito a convincere la società a portarlo in Salento in prestito. Non è un leader, non sarà titolare fisso e non è un trascinatore, ma potrà esserci molto utile, ha detto l’allenatore lucano. Il Lecce sta giocando ultimamente col 4-4-1-1, con Corvia titolare, e Baclet e Marilungo pronti a subentrare. Questi ultimi due però sono in crisi realizzativa e a De Canio serve molto una seconda punta naturale dal gol facile come Di Michele che potrebbe supportare Corvia. “Ho fatto un piacere a Cairo, così siamo tutti contenti” ha aggiunto De Canio che si è visto offrire anche Loviso e ha accettato.

Con la partenza di Edinho, sono rimasti quattro i centrocampisti giallorossi e un regista in grado di impostare l’azione come Max Loviso non poteva che far comodo al Lecce. L’importante è che sia il Loviso di Livorno e non quello visto a Torino in questi sei mesi. In granata era arrivato al posto di Italiano, primo vero obiettivo della società, ma sia con Colantuono che con Beretta non è mai stato all’altezza delle aspettative. Ora lui e di Michele si troveranno in un gruppo che sta viaggiando col morale alle stelle: una serenità che potrebbe rigenerare i due musi lunghi granata e rendere imbattibile il Lecce di De Canio.