Enrico Chiesa: "Alla Samp serve umiltà. La serie B è più dura della A".
Il delicato periodo che sta attraversando la Genova blucerchiata, è stato analizzato da diversi addetti ai lavori. E non poteva certo mancare il pensiero dell'ex bomber degli anni '90 del club ligure, Enrico Chiesa: "Sono tanti i fattori che descrivono le difficoltà della Sampdoria. La retrocessione è sicuramente il primo, un dolore non ancora digerito da una piazza come Genova. La Serie B non è facile, è un campionato lunghissimo. Bisogna avere determinazione e grande umiltà. Guardate il Torino che ci ha messo diversi anni per trovare l’annata giusta, ora con un tecnico capace come Ventura sembrano pronti a tornare in A. I blucerchiati hanno un organico blasonato, ma ogni partita nasconde un insidia. La società avrà cambiato tecnico perchè non considerava più il suo in grado di dare le giuste motivazioni ai propri giocatori. Il cambio in panchina non si sa quanto possa giovare. Ho visto la Samp e l’ho trovata anche messa bene in campo, ma di fronte spesso si trova delle squadre pronte a metterla sul fisico e sulla corsa. Iachini ha grande esperienza e ha già vinto in questa categoria. Potrebbe riportare la giusta grinta ai giocatori in campo. Ma credo che la prima cosa che questi debbano capire che la Serie B non è la A, è più difficile. La piazza genovese ti lascia lavorare tranquilla. Il problema è che bisogna calarsi in un'altra realtà, per questo è importante affrontare ogni gara con umiltà. La Samp in attacco è la più forte della serie cadetta: Pozzi, Bertani, Maccarone, Foti, sono tutti giocatori di grandissimo livello. Come Piovaccari, che l’anno scorso giocava sempre, e ora deve vedersela con altri grandi giocatori. Ci vuole tempo per fargli trovare la giusta continuità in campo".