Ventura spiega l'esternazione "Meno male che è finita"

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Giampiero Ventura ai microfoni di Sky Sport dopo la diciassettesima sconfitta stagionale, prova a spiegare il perché a bordo campo si sia espresso con un: “Meno male che è finita”.

"Quando non vinci o non fai risultato in certe partite è evidente che sia una stagione da mettere nel cassetto prima possibile. Penso anche alla partita di Roma, dove abbiamo dominato, potevamo fare il 3-1 e invece abbiamo perso in pochi minuti. In questo dobbiamo migliorare. In cinque anni di Torino questo è quello meno produttivo, ma forse il più utile. Non è la sconfitta, è tutto l'insieme. Questa dopo 5 annate positive è la stagione del rammarico, ma non conta il risultato odierno, se avessimo pareggiato o vinto avrei detto le stesse identiche cose. Quello che abbiamo fatto era tutto concettualmente giusto, bisognava solo finalizzare il lavoro fatto". 

"Sul mio futuro? Io non sono motivato, sono estremamente arrabbiato. Ho tanta rabbia in corpo e la scaricherò. Da qui la mia frase 'meno male che è finita'".

Poi un commento e una speranza sui giovani granata in ottica nazionale: “Stasera ci saranno le convocazioni e mi auguro ci sia più di uno del Torino. Stiamo lavorando in questa direzione, in modo da non dover dire 'avremmo voluto fare' ma 'abbiamo fatto'. È stato fatto un lavoro in profondità e su questo bisogna proseguire per avere una posizione che sia sempre ai margini dell'Europa"