Tre turni a Bianchi? Ciampi non deve più arbitrare
La sentenza è arrivata subito, tre turni di squalifica al "Rolando furioso", due erano ovvi, perchè Rolandinho è capitano del Torino e in caso di espulsione diretta chi porta la fascia, secondo le regole, non ha dato il buon esempio. La terza giornata speriamo venga tolta dal momento che il Torino ha presentato ricorso. Bianchi ha sbagliato, certo, si sa che i falli di reazione o la sommaria idea di farsi giustizia da soli non fa parte delle regole in regime democratico, ma alla fine in campo prevale l'uomo e le sue debolezze. Colpito duro, molto duramente, da Borghese, il centravanti granata è rimasto un momento senza fiato disteso sul campo. L'arbitro Ciampi non ha preso nessuna decisione a proposito, mentre è scattata la reazione dei compagni di squadra del capitano, con Sgrigna che, appena uscito, è schizzato in campo con la tuta a difendere il compagno. Pochi minuti dopo Borghese era steso a terra e, guarda caso, l'arbitro romano aveva visto tutto ed espelleva Bianchi. In un rapporto il giudice deve tener conto anche del passato del giocatore e Rolandinho è uno di quelli che collabora sempre con il direttore di gara, spesso, in decisioni a suo favore sbagliate è andato a dire che non era così alla giacchetta nera, stringendo spesso la mano all'arbitro di turno. Di tutto questo il giudice non ne ha tenuto conto, così non ha visto la gara dove Ciampi ha sbagliato l'impossibile. Allora, possiamo anche accettare i tre turni di qualifica a Bianchi, ma Ciampi non lo vogliamo più vedere sui campi di gioco almeno fino al 2012, non come Rocchi che con l'Inter fu scandaloso e tranquillamente adesso arbitra in Champions League. Perchè altrimenti ci viene il sacrosanto dubbio che la fuga del Torino in testa a qualcuno cominci a dare fastidio. E se Bianchi da oggi in avanti sarà meno collaborativo con gli arbitri avrà anche ragione, ma se siamo certi che la sua alta moralità gli farà mantenere i suoi standard di signore in campo. Anche se a volte si passa per fessi.