Tra la sfortuna dei difensori e gli ectoplasmi Ilic, Radonjic e Vlasic il Torino si sta perdendo. E sabato c’è il derby
Da non crederci, ma purtroppo è vero anche Sazonov ko: caviglia destra malconcia, non rotta però gonfia a seguito di un pestone dopo una ventina di minuti della gara con il Verona e così il georgiano ha provato a stingere i denti, ma ha dovuto arrendersi ed è uscito poco dopo non senza qualche lacrima per dolore e rabbia. Come se non fossero già bastati gli infortuni a Djidji, Zima, ieri convocato ma più che altro per “dargli una spinta e vediamo se riuscirà a ricominciare ad allenarsi col gruppo” ha detto Juric a fine gara, e soprattutto Buongiorno. E allora Tameze è stato utilizzato da braccetto destro e a questo punto si può solo pregare che lui, Schuurs e Rodriguez non capiti nulla fino e durante il derby di sabato alle 18 altrimenti a parte l’ex Primavera N’Guessan sarebbe difficile trovare qualcun altro da schierare in difesa. Per precauzione comunque Vaganti analizzi bene l’elenco degli svincolati per vedere se c’è qualcuno che potrebbe essere preso.
A preoccupare non sono solo i ko a ripetizione dei difensori, ma anche e forse soprattutto l’involuzione di Ilic, Radonjic e Vlasic. Fisicamente loro tre per fortuna stanno bene e lo ha anche confermato Juric: “Ilic ha fatto, per me, una buonissima partita contro la Roma e oggi male. Radonjic ha fatto le partite che ha fatto e quando non fa certi spunti manca sulla seconda palla e sulle cose che sono parte importante del calcio: la presenza. Secondo me, Vlasic è un ragazzo che si sta impegnando tanto ed è entrato con tantissima voglia, ma sicuramente tutti ci aspettiamo che a livello qualitativo ci dia qualcosa in più e fisicamente non ha problemi. Tutti e tre stanno benissimo". I tre dovrebbero essere i giocatori che per inventiva e qualità tecniche fanno la differenza e invece è da inizio stagione che a parte qualche raro lampo, vedasi il gol confezionato da Ilic e Radonjic nella gara contro il Genoa o le due perle di Rado nel match con la Salernitana, durante le partite si aggirano per lo più per il campo senza incidere come figure indistinte, risultando evanescenti: degli ectoplasmi. Senza il loro apporto il Torino fa molta fatica a produrre gioco degno di tale nome e lo si vede soprattutto nelle fase offensiva che nonostante l’arrivo di Zapata, ma con un Sanabria che sembra patire molto la presenza del colombiano, l’incremento del numero dei gol non c’è stato, come dimostrano le sei reti in sette partite. Sul piano delle prestazioni i granata si stanno perdendo e non hanno il mordente che avevano nella passata stagione.
E sabato c’è il derby. Se il Torino si presenterà allo Juventus Stadium come si è mostrato al cospetto del Verona o della Lazio la sconfitta è assicurata. Se invece giocherà come contro la Roma allora potrebbe uscirci un risultato positivo. Di derby penosi per gioco e risultati negli ultimi 18 anni, da quando è di proprietà di Urbano Cairo, se ne sono visti troppi. I numeri in tal senso sono dolorosamente espliciti e inconfutabili: 28 giocati (2 in Coppa Italia), vinti dal Torino 1 (26 aprile 2015 Serie A Torino–Juventus 2-1 35' Andrea Pirlo; 45' Matteo Darmian, 57' Fabio Quagliarella), pareggiati 5 (26 febbraio 2008 Serie A Juventus–Torino 0-0. 6 maggio 2017 Serie A Juventus-Torino 1-1 90'+2' Gonzalo Higuaín; 52' Adem Ljajić. 3 maggio 2019 Serie A Juventus–Torino 1-1 84' Cristiano Ronaldo; 18' Saša Lukić. 3 aprile 2022 Serie A Torino–Juventus 2-2 13' Federico Chiesa, 79' Cristiano Ronaldo; 27' e 46' Antonio Sanabria. 18 febbraio 2022 Serie A Juventus–Torino 1-1 13' Matthijs de Ligt; 62' Andrea Belotti) e persi 22. I granata hanno segnato 15 gol e ne hanno subiti 52, il miglior marcatore con 4 reti (2 su calcio di rigore) è stato Belotti seguito da Antonio Sanabria con 3, che ha anche realizzato l’unica doppietta (3 aprile 2021 al Grande Torino).
Di sicuro sabato ci vorranno Ilic, Radonjic e Vlasic in versione giocatori che sanno esprimere tutte le loro qualità, ma anche tutti gli altri che scenderanno in campo fosse anche per un solo minuto e in generate un Torino attentissimo in fase difensiva e cinico al massimo in quella offensiva.