Toro, non tutto il Fares (forse) vien per nuocere
Vicino al Toro circa un mese fa, il 24enne laterale sinistro Mohamed Fares, la cui assenza lungo pressoché l'intera stagione ha contribuito a condannare la SPAL a un ritorno nel purgatorio cadetto, dopo tre stagioni a respirare l'aria d'alta quota della A, è ora davvero a un passo dalla Lazio. Il corteggiamento di quel Vagnati che, circa due anni fa, gli aveva aperto le porte del club estense, tra le cui file Fares si è imposto all'attenzione di numerose società di maggior respiro internazionale, non è dunque bastato. Comprensibilmente, se si considera che l'approdo in biancoceleste, come prima alternativa al capitano e veterano Lulic, potrebbe garantirgli una frequente titolarità in un contesto in cui giocarsi i primi posti della classifica, in una stagione peraltro che si preannuncia decisamente transitoria per i nove volte Campioni d'Italia bianconeri, e una presenza nelle competizioni internazionali che, nel peggiore dei casi, partirà dai gironi di Europa League.
C'è la possibilità, tuttavia, che l'accordo tra la Lazio e Fares, per convenienza capitolina, o per ragioni di gentlemen's agreement, possa aprire al Toro la strada verso un altro laterale che interessa ai vertici granata. Per quanto si tratti di un esterno destro, anziché di un mancino come l'algerino. I biancocelesti, che investiranno una cifra non indifferente sul cartellino del nordafricano (circa otto milioni di euro), pensano all'integrazione di almeno uno tra Lombardi e Kiyine dal serbatoio della Salernitana, per evitare di investire ulteriori denari per le fasce. Per provare a trattenere tutte le "Tre Corone" di casa, Immobile, Milinkovic-Savic, e Luis Alberto (stia a chi legge decidere chi dei tre sia l'Alighieri, chi il Petrarca, chi il Boccaccio), si dovrà d'altra parte impostare una strategia di mercato conservativa e non troppo dispendiosa.
La strada, si diceva, potrebbe essere percorribile per il Toro, in direzione di un potenziale nuovo craque dal campionato belga per il torneo italiano. Quella verso il 25enne Mergim Vojvoda: esterno destro di punta dello Standard Liegi e della nazionale del Kosovo, il nativo tedesco, proveniente da una stagione di alto livello, è uno di quei nomi che piacciono, e tanto, a Davide Vagnati, pronto a rimpiazzare Lollo De Silvestri con una scommessa (auspicabilmente) vincente. Pur sulle sue tracce le solite Atalanta e Fiorentina, agire d'anticipo, ancora una volta, potrebbe essere la chiave. Intorno ai 6 milioni di euro la richiesta per il cartellino, un milione per lo stipendio - al netto di possibili inserimenti dalla Bundesliga - dovrebbe essere più che sufficiente.