Toro muscolare o d’esperienza per provare a battere la Juve?
Anche un piccolissimo dettaglio può fare la differenza in un derby, quindi nulla può essere lasciato al caso. L’aspettativa è molto elevata nel mondo granata perché troppo tempo è passato dall’ultima volta che il Toro batté la Juve, 9 aprile 1995, quasi diciannove anni, così come da troppo tempo non c’è nel tabellino marcatori di un derby un granata, 24 febbraio 2002, dodici anni, ed è anche passato troppo tempo dall’ultimo punto conquistato, 26 febbraio 2008, sei anni. Conquistare punti allo Juventus Stadium sembra impresa titanica, infatti in questo campionato non ci è riuscito finora nessuno, ma il Torino deve provarci.
Il punto di forza della Juventus è il centrocampo Pirlo, Vidal e Pogba coniugano sapienza tattica, capacità tecniche e esperienza. Pirlo ha visione del gioco, sa dettare i tempi ed è magistrale nel servire i compagni o tirare le punizioni, Pogba ha freschezza atletica e doti oltre la media anche se ancora un po’ acerbe, mentre Vidal è la via di mezzo fra i due compagni oltre che un realizzatore di livello con gli undici gol realizzati. A questi tre giocatori vanno aggiunti Marchisio, Asamoah, Isla, Padoin e Pepe, quest’ultimo però è infortunato. Affrontare una squadra che ha un centrocampo di assoluta qualità in Italia non è mai facile soprattutto se poi può disporre anche di un attacco e di una difesa di prim’ordine. Il Torino nel corso di questo torneo ha affinato il gioco e ha trovato l’equilibrio che gli ha permesso finora di disputare una stagione sopra le righe. La difesa è solida, la mediana riesce a eseguire sia la fase difensiva sia quella offensiva e l’attacco, grazie a Cerci e Immobile, viaggia a una media di un gol a partita, infatti i due hanno realizzato ventiquattro reti, tredici Ciro e undici Alessio.
Per la sfida di domenica Ventura dovrà scegliere se mandare in campo una formazione più votata all’attacco, come ha fatto con il Verona, oppure una più attenta nella fase difensiva, ma prontissima a sfruttare ogni occasione per ripartire. Il quesito è: il mister si affiderà a giocatori più muscolari o maggiormente esperti? Quindi in campo ci saranno Maksimovic o Bovo in difesa, Basha o Kurtic e Farnerud o El Kaddouri a centrocampo? Prediligendo Maksimovic a Bovo il reparto difensivo ne acquisterebbe in fisicità e forse anche in rapidità per lasciare qualche cosa dal punto di vista dell’esperienza. Basha dà maggiori garanzie in interdizione, però con Kurtic in campo ci sarebbe maggior supporto alle punte e un uomo in più che sa calciare le punizioni. Farnerud coniuga muscolarità, maggiore visione di gioco e può contare sull’esperienza maturata in campionati differenti, svedese, francese, tedesco, olandese e svizzero, mentre El Kaddouri è più imprevedibile nei movimenti ed è un trequartista di ruolo. Sicuri invece di ottenere una maglia da titolari Padelli, Glik, Moretti, Darmian, Vives, Masiello, Cerci e Immobile.