Toro, la crisi dietro l'angolo
Flavio Bacile
Forse ha ragione Colantuono, la crisi è di risultati e non di gioco, forse l’allenatore romano riesce a vedere oltre a quello che la stragrande maggioranza di noi non è riuscita a percepire, di sicuro questo Toro piace poco, la manovra manca di quella velocità e determinazione che poi ti porta a fare risultato pieno, e lo schema offensivo, chiuso Bianchi, difficilmente trova altri sbocchi.
Padova, Ancona e Modena, lo stesso film, Toro imbarazzato, che tiene il pallino del gioco per gran parte della partita, senza riuscire a trovare lo spunto vincente, la giocata corale o del fuoriclasse, che concede, e non poco all’avversario. E' successo anche ieri, visto che le migliori occasioni le ha avute il Modena, almeno fino al gol divorato da Di Michele, e che sul finale, complice errori del singolo o dormitine corali, si subisce il gol che ti sega le gambe. La superiorità tecnica dei granata in questo campionato è fuori discussione, eppure la sensazione che qualcosa non stia più girando per il verso giusto, il Toro se la trascina dietro dalla trasferta di Frosinone, dove i granata con un pizzico di attenzione in più, concentrazione e non fortuna, come qualcuno vorrebbe far intendere, avrebbero potuto tranquillamente portare a casa il bottino pieno.
Chiaro che al presidente Cairo, al quale questa volta non si può imputare nulla, devono girare e fumare vorticosamente. Nelle dichiarazioni di fine match, pur improntate sempre alla massima tranquillità e ad un rispetto sostanziale dell’avversario, pungolato sulla minor voglia dei granata di portare a casa il bottino pieno, si lascia sfuggire un :“ loro hanno vinto una partita di c…", che svela quale debba essere il reale stato d’animo dell’imprenditore alessandrino. Insomma Cairo è poco contento, dei risultati a quanto dice, sul gioco prosegue:” ho visto dei miglioramenti rispetto alla partita contro l’Ancona, o a quella contro il Padova” segno che sul piano del gioco non è proprio una Pasqua, Colantuono da parte sua salva il primo tempo dei granata, e i tifosi per il momento mugugnano, qualcuno per la verità è andato oltre, e sono piovuti i primi fischi e la prima vera contestazione.
Parafrasando un vecchio film di Totò, si potrebbe dire: "La crisi c’è ma non si vede, e non si tocca, almeno per ora". All’Ascoli di Pane il compito di diradare questa nebbia, e nel bene e nel male, queste è sempre il solito Torino.