Toro, e se in difesa mancasse un uomo d'esperienza?

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Prima dell'inizio di questa stagione, l'unico reparto sul quale non si nutrivano dubbi per il Toro era quello difensivo. Nonostante l'addio di Emiliano Moretti infatti, il ritorno alla base di Lyanco e Bonifazi, reduci da un'ottima stagione in Emilia, rispettivamente con le maglie di Bologna e SPAL, sembrava garantire una certa completezza ai granata, che oltre agli intoccabili Izzo e Nkoulou ed ai due nuovi arrivi, potevano contare anche Djidji e su un Bremer che aveva finito la scorsa stagione in crescendo. Le cose però, per ora, non sono andate come ci si aspettava. I granata si sono riscoperti molto più fragili rispetto alla scorsa stagione, complici anche i problemi fisici che a turno hanno colpito Lyanco e Bonifazi e che dal termine dello scorso campionato tormentano Djidji.

Inoltre anche i due pilastri della difesa stanno faticando: Nkoulou, dopo il caso di inizio stagione, ha alternato ottime prestazioni ad altre deludenti, mentre Izzo, costretto agli straordinari, sta avendo un rendimento inferiore a quello dello scorso anno. Certamente tutte queste situazioni non anno aiutato, ma la sensazione è che al Toro manchi anche un uomo di esperienza, in grado di guidare, non solo in campo, ma anche in spogliatoio, i compagni nei momenti più difficili. Figura che fino allo scorso anno era appunto rappresentata da Emiliano Moretti, e che in questa stagione è inevitabilmente vebuta a mancare.