Toro 7°: Maxi Lopez e Basha in gol, per il Parma solo il palo di Belfodil
Il Torino al secondo vero affondo degno di questo nome ha sbloccato la partita con Maxi Lopez (19’) che ha sfruttato un’ottima apertura di Quagliarella andando sul fondo, eludendo il controllo di Lucarelli e facendo partire uno splendido diagonale indirizzato sul secondo palo che ha reso vano il tentativo d’intervento di Iacobucci, che avrebbe potuto cercare di coprire meglio il piccolo corridoio utilizzato dall’attaccante granata per far passare la palla e insaccarla in rete. Nel secondo tempo (73’) ci ha pensato Basha, subentrato a Benassi, a farsi trovare solo soletto in mezzo all’area e di testa in tuffo a spedire in gol la palla, sfruttando un perfetto assist di Molinaro. Il Parma si è reso veramente pericoloso solo in un’occasione (61’) quando Belfodil, sfuggendo al controllo di Moretti e Bovo, è arrivato al tiro colpendo in pieno il palo. Per il resto, tiri non nello specchio della porta o intercettati dalla difesa granata oppure indirizzati per la comoda presa di Padelli. Sicuramente ha complicato molto l’andamento della gara per i padroni di casa l’espulsione di Lucarelli al 36’, un primo cartellino giallo il capitano l’ha rimediato per una gomitata in faccia a Quagliarella - data senza particolare intenzione visto che stava proteggendo il suo intervento sulla palla, ma pur sempre data - e il secondo per le intense proteste rivolte al direttore di gara.
Sulla partita vanni fatte alcune considerazioni: il Torino poteva e doveva chiudere prima la partita, di occasioni da gol ne ha create parecchie. La coppia di attaccanti formata da Quagliarella e Maxi Lopez risulta la più incisiva perché riesce a tenere alto il baricentro, dialoga con buona sintonia scambiandosi i compiti di finalizzazione e di cross, permette alla squadra di manovrare sia con palla a terra sia con lanci più lunghi a scavalcare eventuali barriere costruite dagli avversari, non dà punti di riferimento agli avversari, garantisce imprevedibilità d’azione. Senza nulla togliere a Martinez e Amauri ma iniziare le partite con Quagliarella e Maxi Lopez, se stanno bene e sono informa, potrebbe agevolare il compito della squadra e gli altri due sono ottimi per dare una mano a gara in corso. Continua il momento non brillante di Bruno Peres che è la brutta copia del giocatore che ha incantato tutti con la corsa lungo la fascia conclusasi con un gol da cineteca nel derby. Il brasiliano sembra non riuscire più a sfruttare la sua corsa micidiale e perde troppi palloni o li calcia senza precisione e difetta anche nei ripiegamenti in fase difensiva. Benassi deve frenare la sua irruenza ed evitare cartellini gialli, anche con il Parma ne ha rimediato uno per fallo su Nocerino quando il Torino era già in vantaggio e con un uomo in più. L’ammonizione gli costerà la squalifica che gli farà saltare la partita con l’Atalanta e visto che non è certo che Farnerud e Vives recupereranno dagli infortuni, soprattutto lo svedese, sarebbe meglio che i centrocampisti evitassero falli da cartellino se non strettamente necessari per non lasciare il reparto con gli uomini contati o quasi. Per lo stesso discorso anche El Kaddouri poteva evitare il battibecco con Cassani costato al belga-marocchino il giallo, almeno lui non era diffidato. Sempre stando a El Kaddouri da lui ci si aspetta maggiore incidenza sulla manovra e supporto alle punte, gli spunti li ha poi, però, li vanifica come, l’esempio più macroscopico, quando al 71’ si è involato arrivando a ridosso dell’area del Parma, peccato che si sia incaponito nel tenere palla e abbia finito per farsela ingenuamente soffiare dagli avversari.
Per quel che riguarda il Parma, la situazione extra campo è veramente allucinante, mai era capitato che una società fallita continuasse a disputare il campionato e per quanto allenatore e giocatori siano seri professionisti è inevitabile che incida sul rendimento, questo spiega anche gli eccessi di nervosismo come accaduto a Lucarelli o la non lucidità sotto porta, peccato perché così la squadra finisce per collezionare sconfitte a ripetizione. Il destino del Parma è segnato a prescindere dai risultati, continuare a prolungarne il tormento è vergognoso sadismo.
Con la vittoria sul Parma il Torino si è portato al settimo posto archiviando la prima delle undici partite che ha a disposizione per rincorrere il sesto posto e poter disputare l’Europa League della prossima stagione. Complici le sconfitte di Inter e Genoa e il pareggio della Fiorentina i granata hanno scalato due gradini e accorciato di due lunghezze, portandole a sette, il divario che li separa dal sesto posto, attualmente occupato dalla squadra di Montella. Vincere con il Parma era compito facile, ma andava assolutamente fatto e, in effetti, il Torino con il minimo sforzo ha portato a casa i tre punti. Ora dovrà continuare il suo cammino verso l’obiettivo dopo la sosta per gli impegni della Nazionale e l’avversario sarà l’Atalanta, cliente più ostico, però pur sempre alla portata.