Torino, sarà protesta nelle curve: ma Mazzarri chiede unità

Da clima di festa a clima di protesta, e fa pure rima. E quella che doveva essere una partita tranquilla contro l’ultima in classifica, per salutare i tifosi e magari centrare la seconda vittoria casalinga consecutiva (“impresa” che non riesce addirittura dal maggio scorso), rischia di trasformarsi nell’ennesimo episodio di contestazione della piazza. E, anzi, a sentire le indiscrezioni e i rumors provenienti dagli ambienti della curva, sarà proprio così. Il clima dell’Olimpico Grande Torino sarà infuocato, specialmente dietro le porte che verranno difese da Salvatore Sirigu ed Etrit Berisha: è annunciato lo sciopero del tifo, la promessa è quella di lasciare vuoto il cuore delle due curve. Una protesta, dunque, che dalla Primavera è arrivata fino in Maratona e, dopo l’antipasto di Verona, dove il settore ospiti era stato lasciato libero nella parte centrale, questa sera si ripeterà nell’impianto di corso Agnelli. Da una parte la gestione Urbano Cairo, che sta continuando a perdere consensi tra la tifoseria, dall’altra la solidarietà e la vicinanza ai 75 Torino Hooligans colpiti da provvedimento di Daspo dopo i fatti di violenza accaduti nelle sfide interne contro il Napoli dello scorso 6 novembre e di quella più recente contro l’Inter, il 23 novembre: questi i motivi principali che porteranno i gruppi organizzati alla protesta.
Mazzarri chiede unità – Intanto, però, alla vigilia Walter Mazzarri è stato incalzato sull’argomento. E il tecnico non ha fatto tanti giri di parole: “Spero che il clima sia positivo, aiuterebbe i ragazzi” ha dichiarato nella conferenza stampa pre-partita. Tutto ciò, almeno inizialmente, non sarà possibile. Poi, dipenderà tutto da Belotti e compagni: saranno loro a dover trascinare i tifosi dalla propria parte. Serve una prova gagliarda e convincente, a differenza di tante ultime uscite. Nonostante i prezzi speciali proposti dal club di via Arcivescovado, la risposta della gente del Toro è stata fredda, a poche ore dalla sfida contro la Spal restano tantissimi tagliandi invenduti. Non sarà un Natale sereno sotto la Mole, sponda granata.
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