Torino, i playoff non sfuggiranno

16.05.2010 08:48 di Marina Beccuti   vedi letture
Torino, i playoff non sfuggiranno
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© foto di Federico De Luca

E' quasi certo che il Torino farà i playoff, il quinto posto non lo dovrebbe mancare anche se incombe il Cittadella a solo un punto dai granata, ma gli altri avversari si allontanano, per cui ai tifosi diciamo di prepararsi nuovamente a tenere sotto controllo le coronarie. Ma non sarebbe il Toro se non dovesse soffrire e sudarsi sempre tutto. Per una volta però ci ha messo le mani la fortuna, perchè, dopo il gol di Pià, che poi ha fatto poco o nulla, è stato uno show del Vicenza, che tanto ha sbagliato quanto Sereni prima e Morello dopo hanno parato. Ancora da premiare il portiere di riserva del Torino, che è entrato nella ripresa al posto dell'infortunato Sereni (anche Barusso in precedenza era uscito per problemi muscolari) ma non si è fatto trovare impreparato. C'è da dire che il Toro ha proprio due ottimi portieri. La squadra granata però è apparsa stanca e in queste due settimane c'è da finire il campionato regolare, ma bisogna già lavorare sulle condizioni fisiche. Fortuna che Antonelli è recuperato e quando ieri è entrato in campo ha fatto subito la differenza. Importante ora è ritrovare Garofalo, che sarà pronto per i playoff, come ha annunciato Cola venerdì, con le dovute riserve, più scaramantiche che altro. Ora il Torino, visto che dalla prossima settimana si giocherà di domenica, potrà usufruire di due giorni di riposo, la ripresa infatti è fissata per martedì.

Infine vogliamo ancora ricordare Cristina Pianelli, che troppo presto ha lasciato questa terra, a soli sessant'anni. La solita "sfiga" che colpisce i granata. Mancherà la sua testimonianza sul padre, quell'Orfeo Pianelli che portò al Torino l'ultimo scudetto, un uomo dall'apparenza paciosa, ma forte e determinato. Tanti anni fa, quando ero ancora una ragazzina, lo vidi per l'ultima volta al vecchio Comunale, ormai aveva lasciato la presidenza da qualche anno ma non mancava mai di andare a vedere il "suo" Toro prima dell'esilio volontario in Costa Azzurra. Mi scappò proprio dal cuore di dirgli: "Lei sarà sempre il nostro presidente" e lui mi sorrise. Mi porterò sempre dentro il suo faccione di persona perbene che ha pagato anche per colpe non sue. Quando i piccoli pesci vengono colpiti al posto dei grandi affaristi, più loschi ma che la fanno sempre franca. Cristina porta il nostro abbraccio al grande Orfeo, se il Toro è tornato grande dopo Superga è merito suo. Quando i presidenti avevano ancora la passione al primo posto e non la cura dell'immagine o il portafoglio.