Torino e il tabù della porta inviolata con la Juventus: un problema che Nicola deve risolvere
Il Torino negli ultimi quindici anni ha subito 37 gol dalla Juventus in campionato in 21 partite e se si aggiungono anche i 6 in Coppa Italia in altre due gare si arriva a 43. Bisogna risalire fino al 26 febbraio 2008, più di tredici anni fa, per trovare un derby nel quale il Torino non ha subito gol dalla Juventus in quell’occasione fu 0-0 e si deve andare ancora più indietro fino al 7 novembre 1999, più di ventidue anni or sono, per trovare una stracittadina giocata in casa dalla squadra granata senza che nessun bianconero fosse finito sul tabellino dei marcatori e anche in questo caso fu uno 0-0. Se poi si vuole arrivare a una vittoria fra le mura amiche con la porta del Torino inviolata allora è necessario risalire fino al 5 aprile 1992, quasi 29 anni fa, e in quell’occasione fu uno 2-0 con doppietta di Casagrande.
Che il Torino abbia da più di un anno l’enorme problema di subire troppi gol è tristemente risaputo e lo è anche che quando affronta la Juventus negli ultimi quindici anni di risultati positivi ne ha ottenuti pochissimi per la recisione solo quattro, tre pareggi e una vittoria. Per cui è evidente che se i granata vogliono sabato ottenere con i bianconeri qualche punto devono assolutamente non incassare gol. Tocca a mister Davide Nicola sfatare questo tabù e non sarà assolutamente facile poiché anche lui come i suoi predecessori non ha ancora trovato la quadra in fase difensiva. Sembrava che schierando Izzo, Nkoulou e Bremer ci fossero dei miglioramenti, ma poi da quando Nkoulou è indisponibile la situazione è tornata sui negativi livelli precedenti.
Il problema maggiore non è neppure che la prossima partita sia con la Juventus, che con il Torino trova facilmente la via del gol, bensì che in ottica salvezza i granata devono assolutamente iniziare a incassare meno reti altrimenti rischiano di vanificare quelle che fanno e di retrocedere. Magari Nicola potrebbe provare a cambiare inserendo nel trio difensivo Alessandro Buongiorno al posto di Lyanco che purtroppo pur disputando nel complesso partite non negative incappa però in errori che costano cari al Torino com’è successo nell’ultima gara con la Sampdoria. Buongiorno tutte le volte che è stato chiamato in causa ha dimostrato di essere all’altezza, è vero che di solito agisce sul centro-sinistra, ma è senza dubbio in grado anche di stare in mezzo fra Izzo e Bremer. Con il supporto di Rincon a fare maggiormente da schermo protettivo alla difesa l’utilizzo nel derby di Buongiorno potrebbe essere un’idea da prendere in considerazione. Invertire la rotta dei gol subiti per il Torino è fondamentale con la Juventus e non solo e se serve cambiare qualche giocatore va fatto senza esitazione.