Torino, Cairo: "Chiediamo luce e giustizia"

Urbano Cairo ha rilasciato al Tuttosport un'intervista in merito al black out di ieri, che ha interrotto Padova-Torino sull'1-0. Dapprima c'è il discorso sul ricorso: "Lo abbiamo preannunciato, con una riserva scritta consegnata all’arbitro. Ora ci consulteremo anche con i nostri avvocati e poi, nei tempi giusti. In assenza di sorprese, lo presenteremo, come da intenzioni. D’altra parte, se l’abbiamo preannunciato, vorrà dir qualcosa, no? Ma ora lasciateci valutare tutto perbene. Con calma. E dopo tutti gli opportuni consulti legali, come dicevo prima. Nel frattempo mi sembra che i fatti siano già oggettivi, indiscutibili. Chiediamo una cosa sola, a questo punto: chiarezza e giustizia. Anzi, è vero, usiamo quell’altro termine: luce. Luce e giustizia".
Cairo esclude le insinuazioni sul fatto che il Torino vuole approfittare della situazione per cercare di ribaltare, a "tavolino", il momentaneo svantaggio: "I fatti dicono che le partite si possono vincere, pareggiare o perdere, ma si devono poter giocare in modo regolare dall’inizio alla fine. Questo non è successo. Non è regolare giocare a intermittenza, con la luce che va e viene. E che poi si spegne definitivamente. Poi, ma lo dico solo come battuta, a un certo punto sembrava pure che i riflettori ce l’avessero in particolare con noi: ricordo un’azione, Verdi stava per entrare in area e zac, tutti al buio. Per non parlare del gol che abbiamo preso, in una situazione di semioscurità. Ma vi sembra normale? Ma vi sembra possibile? No che non è possibile! Ma soprattutto: non è regolare".
Il rinvio dei 15 minuti della gara da giocarsi a data da destinarsi è arrivato comunque dall'alto: "La decisione è della Lega e l’ha presa dopo aver ascoltato le parti. E la decisione migliore è stata proprio questa, visto che il caso è molto particolare. E dato che il regolamento prevede 15 giorni per concludere una parita sospesa. Anch’io ho parlato col presidente Abodi, rappresentandogli le nostre posizioni. Massimo rispetto per la Lega e chi la dirige, va subito detto. E ovviamente per la giustizia sportiva: ma come sempre, ovviamente. Qui non si tratta di speculare, di strumentalizzare qualcosa".
Cairo ci tiene a sottolineare soprattutto che la gara non è stata regolare, prima di parlare di vittoria a tavolino: "Spetterà a chi di dovere. Io sono qui per sottolineare che le partite di calcio devono poter essere disputate dall’inizio alla fine in modo regolare. E la ripresa…quel che si è potuto vedere…non è stata disputata in modo regolare. E la responsabilità non è certo del Torino. Nessuno qui vuole fare il furbo. Ribadisco: chiediamo solo giustizia. Il che significa veder rispettate quelle regole uguali per tutti. Mi dispiace per il Padova, oltretutto sono anche in buoni rapporti con i suoi vertici. Ma la questione non è legata a fatti personali o altro. Sono in discussione dei fatti oggettivi. Punto e basta. Non vogliamo approfittare di alcunché".
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