Torino, attesa per il summit
Cairo non ha potuto incontrare Foschi perchè il ds granata ha presenziato alle esequie dell'ex direttore sportivo Previdi, così è saltato anche l'incontro con Camolese. Ma il tempo stringe perchè una programmazione deve essere fatta per tempo, altrimenti si rischia di perdere gli obiettivi prefissati, sperando che siano chiari.
Oltre al toto panchina, se resta Camolese o no, a questo punto la rosa dei papabili sarebbe folta, perchè sono davvero tanti i mister che hanno lasciato le vecchie squadre per nuove avventure. Certo un Toro in A sarebbe più appetibile, ma il nome ed il blasone della società granata attirano sempre (anche perchè Cairo i mister li paga bene) per cui, con un progetto credibile, non sarà certo un problema trovare il tecnico giusto, con cui cominciare la vera rinascita granata.
Cairo però non ha solo da risolvere il problema della panchina, ma capire quali giocatori tenere e chi cedere, tra cui potrebbe andarsene il suo pupillo Rosina. Il caso Rosinaldo è emblematico, in B può fare davvero la differenza, ma se non è motivato a dovere può essere un boomerang, perchè un Rosina a mezzo servizio non servirebbe a nessuno.
Il presidente granata deve anche cercare di non perdere gli sponsor più importanti, come Beretta e Reale Mutua, di certo non soddisfatti della caduta in B. Perdere partnership così importanti sarebbe deleterio, considerando già le perdite per la retrocessione, calcolate su 35/38 milioni di euro. Ripetiamo, a furia di essere noiosi, solo un progetto credibile risolverebbe i tanti problemi degli ultimi giorni.