Tifosi del Torino lontani e critici: solo una conseguenza, riflettano squadra e società

La squadra lamenta che l’ambiente è ostile e che ci sono difficoltà oggettive quotidiane, ma certe prestazioni e decisioni societarie portano al malcontento popolare.
11.01.2020 07:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Tifosi del Torino lontani e critici: solo una conseguenza, riflettano squadra e società
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Salvatore Sirigu uno che fa tanto e bene in campo, ma che ama poco parlare e quando lo fa non è mai banale ha posto l’accento su due cose nel post partita di Coppa Italia: le critiche dei tifosi e il terreno di gioco del Grande Torino in pessime condizioni. In sintesi il portiere granata ha, infatti, detto: “Il 2020 è iniziato come si è concluso il 2019: con i fischi. L’ambiente non è contento, è ostile. Noi abbiamo attraversato un periodo non all’altezza e potevamo dare molto di più. Abbiamo delle difficoltà oggettive quotidiane: giocare in casa è sempre più difficile. Non vogliamo essere coccolati, ma neanche essere criticati in maniera preventiva come sta avvenendo ultimamente. Con il Genoa già dopo dieci minuti avvertivamo il malcontento seppur lo stadio fosse vuoto (3975 spettatori paganti, ndr), però, quando sbagliavamo sentivamo i mugugni”. E sulle difficoltà ha specificato: “Non parlo di cose interne al gruppo. Abbiamo un campo su cui non è possibile giocare, non possiamo effettuare determinate giocate, non ci rende sereni perché se quando giochi hai difficoltà a stoppare il pallone o sai che un tiro può rimbalzare male e ti può passare sotto la mano, è dura. E’ da tempo che il terreno di gioco è in queste condizioni. Il campo è pesante, si scivola nonostante ci premuniamo con i tacchetti necessari. Il terreno è sconnesso, il pallone arriva sempre con un rimbalzo strano. Alle volte siamo più preoccupati di riuscire a stoppare il pallone che del gioco stesso e mentalmente questa cosa ci rende insicuri. Questo la gente non lo vede, ma è giusto che lo sappia. I ragazzi vengono fischiati per uno stop sbagliato. Non ci danno serenità né i fischi né il campo su cui giochiamo. E’ giusto che tutti lo sappiano. E’ da mesi che la squadra protesta per queste cose, ma nessuno dice niente. Spero che questo mio gesto serva a qualche cosa. Ci potrebbe aiutare anche a livello psicologico”.

E’ palese che un ambiente non ostile renda più facile lavorare, ma le critiche arrivano perché la squadra non è stata all’altezza e poteva dare molo di più, come lo stesso Sirigu ha detto. Se si perde con le ultime in classifica, Lecce, Sampdoria, Udinese, Spal e si fatica tantissimo ad avere la meglio sul Genoa e si deve arrivare ai calci di rigore per passare il turno in Coppa Italia non c’è poi da stupirsi che al primo errore i tifosi fischino. I tifosi, però, sostengono anche la squadra e lo hanno fatto quasi sempre sia in casa sia in trasferta e pure giovedì con cori di incitamento, non hanno solo fischiato. I tifosi poi contestano soprattutto la società e il presidente Cairo per i noti fatti avvenuti in Curva Primavera, per l’operato in sede di mercato giudicato insufficiente a rinforzare adeguatamente la squadra e anche con tempistiche discutibili visto che i giocatori quando sono presi arrivano all’ultimo momento e, non ultimo, per tener chiuso il Filadelfia. Oltretutto i tifosi contestano più dei giocatori l’allenatore Mazzarri reo anche lui di non  aprire le porte degli allenamenti, di non dare un gioco più “offensivo” alla squadra e di utilizzare poco i giovani, soprattutto quelli che provengono dal vivaio.

Per quel che riguarda le pessime condizioni del terreno di gioco del Grande Torino proprio alla vigilia della partita di Coppa Italia con il Genoa Torinogranata nella persona di chi scrive ha messo in evidenza i problemi del campo prima con un articolo di denuncia delle pessime condizioni del terreno (https://www.torinogranata.it/primo-piano/il-terreno-di-gioco-del-grande-torino-e-un-vero-e-proprio-campo-di-patate-99753) e poi dando conto di quanto fatto sapere dal Torino Fc sulla rizollatura nella parte centrale delle aree (https://www.torinogranata.it/primo-piano/terreno-del-grande-torino-rizollato-nelle-aree-ma-resta-spelacchiato-altrove-99763). Per dirla tutta il Torino non ha solo fatto brutte partite in casa, ma anche in trasferta, magari anche in altri stadi il terreno di gioco non era in buone condizioni, ma magari era migliore e poi se il campo è in pessime condizioni lo è anche per gli avversari e, quindi, pure per loro ci sono rimbalzi anomali e la palla è difficile da stoppare e se gli avversari anche oggettivamente non più forti del Torino vincono allora i problemi non dipendono solo dal terreno di gioco.

Sia chiaro Sirigu ha ragione, ma anche i tifosi hanno le loro ragioni. Auspicare che l’ambiente sia unito e armonioso è doveroso, ma serve che tutti facciano la loro parte e con il massimo impegno.