Tanti (troppi) nomi per l’attacco: decidersi per uno da doppia cifra
Ciro Immobile ha firmato per il Borussia Dortmund il due giugno e già da tempo il Torino sapeva che il suo attaccante, nonché capocannoniere della serie A, non sarebbe più stato un suo giocatore. Dal due giugno sono passati ventisette giorni e a poco più di ventiquattro ore dal raduno, fissato per lunedì sera, non è stato ancora annunciato il nome del sostituto d’Immobile. I potenziali attaccanti eredi di Ciro non mancano, anzi di nomi ne sono circolati fin troppi: Giovinco, Gabbiadini, Paulinho, Quagliarella, Seferovic, Facundo Ferreyra, Pinilla, Duvan Zapata, Sau, Pandev, Bojan Krkic e non solo. Alcuni hanno esperienza sia della serie A sia a livello internazionale, altri meno, tutti hanno bisogno di rilanciarsi o di affermarsi definitivamente, c’è chi è giovane e chi invece lo è meno, vi sono giocatori con personalità più marcate e altri meno e anche fisicamente hanno caratteristiche differenti, insomma un gruppo molto vario.
Nonostante tanti candidati la dirigenza granata non ha ancora preso una decisione. Certo sostituire chi ha segnato ventidue gol e che aveva una buona intesa con Cerci non è assolutamente facile, ma il tempo stringe e se non si trova al più presto l’attaccante con la “A” maiuscola si fornirà un motivo in più proprio a Cerci per andare via, e già oggi le motivazioni ad Alessio non mancano. Fra tutti i potenziali eredi d’Immobile indubbiamente Paulinho è quello che ha il curriculum che fornisce le maggiori garanzie di inserirsi in tempi brevi e di andare in doppia cifra sostanziosa, cioè segnare una quindicina di gol è nelle sue corde. Però i dieci milioni che il Livorno aveva chiesto per cederlo sono stati giudicati eccessivi dal Torino e quindi, salvo inaspettati e improvvisi cambi d’idee, questo “matrimonio” non si farà.
In tutta franchezza il Torino non può puntare su un attaccante che non dà parecchie garanzie, lo scenario rispetto alla scorsa stagione è completamente diverso perché c’è anche l’Europa League che comporta iniziare la preparazione in anticipo e di conseguenza questo influenzerà tutto, sempre che in Europa non si voglia fare solo i turisti per una trasferta, ma non si vuole neppure ipotizzare che questa idea sfiori la dirigenza granata. L’ideale sarebbe che nella giornata di domani arrivasse l’annuncio dell’acquisto del nuovo attaccante in modo che alla sera o al più il giorno dopo possa unirsi ai compagni e iniziare dal primo giorno il ritiro in modo che il trentuno luglio possa segnare la prima rete europea della stagione, sarebbe un sogno per tutti i tifosi del Toro …. no, deve essere una realtà!