Svoltare subito oppure sarà troppo tardi: il Torino è sull’orlo del precipizio

I granata nel girone di ritorno sono gli unici in sere A che non hanno conquistato neppure un punto in sei partite disputate.
09.03.2020 10:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Andrea Belotti
TUTTOmercatoWEB.com
Andrea Belotti
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Fino a qualche mese fa neppure il più pessimista avrebbe immaginato che il Torino sarebbe potuto arrivare sull’orlo del precipizio e trovarsi a dover lottare per non retrocedere. Sembrano passati anni luce dall’euforia che c’era a fine giugno per l’approdo ai preliminari d’Europa League grazie all’esclusione del Milan e con il senno di poi non fosse capitato sarebbe stato meglio, ma tornare indietro non si può e allora concentrarsi sul presente perché la situazione è diventata davvero critica.

Chi si trova nella stessa difficile situazione del Torino per quanto in difficoltà ha fatto meglio dei granata nel girone di ritorno che hanno perso sei partite su sei. Il Brescia, ultimo in classifica e con undici punti in meno, ha pareggiato due volte a parità di gare disputate. La Spal, penultima e sotto di nove lunghezze, ha vinto in due occasioni anche se ha disputato una gara in più. Il Lecce, terzultimo insieme al Genoa e con soli due punti in meno, ha vinto tre partite e ne ha pareggiata una avendo però giocato una volta in più. Il Genoa, che in classifica è appaiato al Lecce, ha all’attivo tre vittorie e due pareggi ma anche i rossoblù hanno disputato una gara in più. La Sampdoria, che è quintultima e con un solo punto in meno, ha vinto due volte e pareggiato una a parità di match giocati. L’Udinese, che è quattordicesima e ha un punto in più, ha pareggiato quattro volte.

Il Torino deve assolutamente tornare a vincere per frenare la discesa in classifica. La prossima partita in programma, salvo che il campionato non si fermi a causa del Coronavirus, sarà con l’Udinese e si tratta quindi di uno scontro salvezza e i granata non solo dovranno avere la meglio sui friulani, ma dovranno batterli almeno con due gol di scarto perché all’andata perdettero uno a zero e nel malaugurato caso a fine campionato di dover ricorrere alla classifica avulsa valgono cinque criteri fissati in preciso ordine gerarchico per stabilire chi nel caso resta in Serie A e chi retrocede in B: punti negli scontri diretti, differenza reti sempre negli scontri diretti, differenza reti generale, reti totali realizzate in generale, sorteggio.

A tredici partite dalla fine del campionato potrebbe sembrare prematuro fare discorsi di questo tipo sulla classifica avulsa e in generale lo è, meno se si pensa che il Torino è passato dall’ottavo posto alla fine del girone d’andata all’attuale quindicesimo e ormai ha solo due punti in più delle due terzultime. E se non bastasse a peggiorare il quadro nelle sei gare disputate nel girone di ritorno è l’unica squadra a non aver conquistato neppure un punto e negli scontri diretti è in svantaggio con Lecce e Sampdoria, avendo perso sia all’andata sia al ritorno, e all’andata ha perso anche con Udinese e Spal e ha vinto solo con Brescia e Genoa. Il Torino deve svoltare subito oppure sarà troppo tardi.