Squadra che vince non si cambia … ma in Europa League invece sì
Un po’ per obbligo dovuto a infortuni e un po’ per il turnover suggerito dagli impegni ravvicinati Ventura giovedì sera per affrontare in Europa League l’Hjk Helsinki effettuerà qualche variazione rispetto all’undici iniziale che ha battuto l’Udinese. Gillet potrebbe lasciare il posto a Padelli invertendo quelle che erano le gerarchie estive che prevedevano il belga fra i pali in Europa League e poi in Coppa Italia e l’italiano a difendere la porta in campionato, quindi non ci sarebbe da stupirsi se toccherà a Daniele ritornare in campo lasciandosi così alle spalle l’erroraccio di Cagliari quando sul rinvio regalò la palla a Cossu che lo beffò segnando. Gazzi, che domenica è uscito anzitempo per un fastidio all’adduttore, oggi sarà sottoposto a ecografia e di conseguenza difficilmente giocherà giovedì, non fosse altro per precauzione in modo da averlo domenica prossima quando il Torino affronterà a Roma la Lazio.
Glik ed El Kaddouri, fermati dal giudice sportivo in campionato, saranno invece a disposizione e questa è sicuramente una bella notizia, anche se dopo la prestazione maiuscola di Jansson sarebbe bello rivederlo in campo, ma togliere il posto al capitano non è per nulla facile. Discorso diverso per El Kaddouri che potrebbe tornare ad occupare il suo posto, tenendo anche conto che con la Lazio dovrà scontare la seconda giornata di squalifica e quindi per lui non ci sarebbe il problema di giocare due partite in quattro giorni. La possibilità di utilizzare El Kaddouri mette Ventura nella condizione di scegliere se schierare la squadra con il più consueto 3-5-2 oppure con il 3-4-1-2 o anche con il 3-4-3 impiegando il belga-marocchino come trequartista o persino come terzo attaccante.
Ventura parlando nel dopo partita domenica ha detto che gli piacerebbe far giocare Gaston Silva, come ha già fatto a Brugge e quindi si profila l’eventuale turno di riposo per Moretti. Nocerino rientrato dopo lo stop per infortunio avrebbe bisogno di aggiungere minuti per ottenere la piena forma. Darmian che invece ha riposato con l’Udinese si riprenderà il posto, anche perché Bruno Peres non è nella lista Uefa quindi non potrà essere convocato. Amauri sembra sempre più vicino a riuscire a segnare il primo gol con la maglia granata quindi dovrebbe giocare, tenuto conto che Larrondo ancora ieri ha svolto un programma personalizzato per cercare di risolvere l’affaticamento ai muscoli adduttori di sinistra e che Barreto, se sta bene, non ha sicuramente i novanta minuti delle gambe visti i tanti problemi fisici che ha avuto. Anche concedere una pausa a Quagliarella, che ha infilato una cinquina di gol castigando nell’ordine Cagliari, Fiorentina, Copenhagen, Napoli e Udinese, rasenterebbe l’insensato, anche perché finora (lasciando perdere le partite dei preliminari d’Europa League) è l’unico attaccante del Torino che è andato a segno. Martinez gode di ottima salute e scalpita e vorrebbe giocare, la sua rapidità potrebbe essere una buona arma per scardinare la difesa dei finlandesi che hanno fisici importanti, ma che potrebbero patire un “piccoletto” rapido come Josef che facilmente sguscerebbe da tutte le parti rendendo difficile la vita a chi è costretto a marcarlo.
Il Torino ha come obiettivo battere l’Hjk Helsinki per approfittare dello scontro diretto fra Club Brugge e Copenhagen e provare a restare in solitario al primo posto nel girone, nel caso i belgi non andassero oltre al pareggio con i danesi. L’occasione è ghiotta e non va sprecata in modo da dare continuità alla vittoria con l’Udinese e a galvanizzarsi in vista della partita con la Lazio che, con tutto il rispetto per i finlandesi, sarà molto più impegnativa e delicata per i granata. Ovviamente l’Hjk Helsinki non va sottovalutato anche se finora non ha raccolto neppure un punto nel girone e non è mai riuscito a segnare avendo perso due a zero con il Copenhagen e tre a zero con il Club Brugge, ma se mai qualcuno nel Torino pensasse che giovedì potrà essere una passeggiata rischierebbe di commettere un gravissimo errore, meglio che sia il terreno di gioco a decretare che il Toro ha vinto facile per manifesta superiorità tecnica.