Sabato c'è il Cagliari. Squadra che vince non si cambia?

25.06.2020 10:38 di  Claudio Colla   vedi letture
Sabato c'è il Cagliari. Squadra che vince non si cambia?
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Al di là della vittoria risicata, e al netto di un certo livello di sofferenza provata da squadra, tecnico, e tifosi lungo consistenti porzioni di gara, il Toro, contro l'Udinese, è riuscito a portare a casa i sospirati tre punti. Primo successo della gestione Longo, caratterizzato da sprazzi di bel gioco e, soprattutto, sulla scia di quanto già mostrato dalla squadra contro il Parma, un misto di voglia e corsa che può consentire al Toro di andare lontano, quanto meno agguantando la salvezza con relativa tranquillità. Ma troppo è ancora da giocare per poter anche solo iniziare a trarre conclusioni.

Prima trasferta del restart, quella che attende i granata alla Sardegna Arena, alle 19.30 di sabato. Considerati i ritmi che la squadra sta sostenendo, e la frequenza di gare a cui sarà sottoposta da qui alla seconda metà di agosto, è plausibile che mister Longo stia valutando un paio di soluzioni diverse da quanto proposto finora in termini di undici titolare. L'allenatore granata, d'altra parte, dopo l'1-1 col Parma era stato chiaro: tutte le risorse che in allenamento stanno dando frutti, andranno utilizzate per la corsa alla permanenza in A. 

L'ipotesi che il motto "squadra che vince non si cambia" rappresenti la strada maestra verso il match col Cagliari è certamente in campo. Va altresì presa in considerazione l'ipotesi che qualcuno dei protagonisti delle ultime due gare possa accomodarsi in panchina, almeno inizialmente. Lollo De Silvestri, ad esempio, è apparso in difficoltà in più d'un frangente contro il laterale sinistro friulano Ken Sema: pronto Ola Aina per una sostituzione diretta sulla fascia destra, o, in alternativa, un cambio di assetto, con ritorno al 3-5-2, e Simone Edera spostato nel ruolo di esterno di centrocampo, in attesa che Ansaldi torni pienamente a disposizione.

Per quanto riguarda la difesa, benché Djidji e Lyanco scalpitino, appare difficile che anche solo uno tra Izzo e Bremer, mostratisi in ottima forma contro l'Udinese, sia accantonato dalla formazione, dando naturalmente per scontata la conferma di Nkoulou, principale faro della squadra in questo momento. Più margine di cambiamento tra metà campo e attacco: Meité, calato alla distanza contro i friulani, potrebbe far spazio e Sasa Lukic, mentre, ove il modulo impiegato da Longo fosse ancora una volta il 3-4-3, uno tra il succitato Edera e Zaza potrebbe far posto a Berenguer nel tridente, convertibile in tal caso in un 3-4-1-2, con il solito Aina a prenderne il posto sulla corsia sinistra di centrocampo.