Rubin:"Il mio futuro è il Toro"
Matteo Rubin è stato uno dei protagonisti nella stagione del Torino. Dopo un buon avvio la squadra granata ha passato mesi difficili, ma nel finale, con il ritorno di Colantuono, ha condotto una rimonta che ha portato a sfiorare la promozione in A. Di quest'ultima stagione, ma anche del futuro, abbiamo parlato proprio con il giovane esterno sinistro di difesa.
Che ne sarà del tuo futuro? Si è parlato anche di Livorno e Parma.
"Ho letto anche io sui giornali di Livorno e Parma, ma non so niente. Lo scorso anno ho rinnovato col Torino e sto bene. Non ho nessuna richiesta per ora, nessuno mi ha detto di andare via e quindi penso di rimanere avendo altri tre anni di contratto. Tra dieci giorni inizia un lungo ritiro e ripartiremo da lì".
Ti lusinga il fatto di essere sempre al centro del mercato? Anche lo scorso anno si faceva spesso il tuo nome.
"Sicuramente fa molto piacere. In questo momento, comunque, faccio parte del Torino e devo portare in alto questa squadra. In futuro non so cosa succederà, nel calcio non si sa mai".
Il vostro campionato doveva finire così o siete mancati in qualcosa?
"Forse potevamo portare qualcosa in più all'andata con il Brescia. Al ritorno eravamo partiti bene poi abbiamo preso un gol che si poteva evitare e loro si sono chiusi dietro ripartendo in contropiede. In ogni caso non si può rinnegare niente perché col Sassuolo abbiamo speso molto. Forse proprio nella sfida in casa potevamo fare qualcosa in più".
Colantuono è tornato all'Atalanta, ve l'aspettavate?
"Io non sapevo niente e penso anche i compagni. E' stata una sua scelta, ma gli va dato atto che quando è tornato ci ha messo ancora più voglia per dimostrare che non meritavamo quella classifica. Ci ha condotti in una grandissima ritorno e va dato merito a lui e al suo staff tecnico".
Ti aspettavi che il Lecce ed il Cesena potessero salire in A direttamente?
"E' stato un campionato molto strano. Quando abbiamo rimontato e siamo rientrati in zona playoff ci siamo accorti che con una vittoria si poteva arrivare al secondo posto e con una sconfitta tornare al sesto. Il Lecce si è trovato con dieci punti di vantaggio e poi ha lottato fino alla fine. Sono stati cinici e hanno sfruttato gli scontri diretti. Il Cesena era un'ottima squadra, giocava bene, ma a me sono piaciute molto anche Sassuolo e Crotone del nuovo allenatore Lerda".
Ti aspettavi che Lerda potesse tornare a Torino da allenatore?
"Conoscere l'ambiente e la piazza è un punto a suo favore. Sa quali sono le pressioni, le ambizioni e penso farà molto bene, anche perché i risultati nelle ultime annata li ha raggiunti. Speriamo che a Torino continui questa sua scalata e ci aiuti a fare qualcosa di importante".