Petrachi lancia la sfida
Al Padova esultano, al Torino meno, sentendosi scippati di un risultato sacrosanto. Soprattutto abbiamo assistito alla solita farsa in stile italiano. Prima non si è trovato il responsabile del black out dello stadio Euganeo, dove si giocò lo scorso 3 dicembre Padova-Torino. Poi il giudice Valente diede la vittoria a tavolino al Torino per 0-3 (decisione non dettata dalla parentela con Cairo bensì da un regolamento che parla chiaro, ovvero negli altri casi in cui mancò l'energia elettrica, fu data la vittoria a tavolino alla squadra ospite), risultato nuovamente ribaltato dalla Corte di Giustizia Federale, che invece ha dato ragione al Padova, tenendo proprio conto del fatto, anche, che Valente è cugino di Cairo per via della moglie del giudice sportivo. Tra l'altro, dal comunicato emesso dalla Figc, non si capisce la motivazione, scritta nel solito improponibile linguaggio strettamente giuridico.
Petrachi, come riporta Carlo Nesti su Twitter, ha detto a caldo: "Nelle partite serali, contro Padova e Sassuolo, appena andremo in vantaggio, spegneremo le luci!". Già perchè potrebbe essere un precedente pericoloso dove, qualcun altro, potrebbe prendere ad esempio quanto successo all'Euganeo e decidere spontaneamente di far saltare le luci in un impianto sportivo (e qualcuno non è escluso che abbia pensato che a Padova l'abbiano fatto addirittura apposta!).
Ma non finisce qui, perchè gira voce che Cairo farà a sua volta ricorso presso l'Alta Corte del Coni, l'ultimo grado della giustizia sportiva. Forse è il caso di chiudere qui "le luci" su Padova-Torino e pensare di vincere solo sul campo, a testa alta. Tanto la giustizia in Italia, troppo spesso, è solo più messinscena.