Petrachi a TMW: "Piedi per terra, la B è lunga. Mercato? La rosa va bene così"
Se il Toro sta disputando un campionato eccezionale, il merito va assegnato all'allenatore, ma anche a chi è riuscito ad allestire una rosa di ottima qualità, ovvero il direttore sportivo. I colleghi di tuttomercatoweb.com hanno contattato il nostro Gianluca Petrachi, il quale ha spaziato dall'argomento campionato a quello di mercato, con un pensiero al suo amico e collega Sean Sogliano, dimessosi dall'avventura palermitana.
Petrachi, sabato c'è il Sassuolo.
"Sarà una partita come un'altra. Siamo ancora all'inizio del campionato, oggi puoi trovare delle squadre in vetta, che poi al girone di ritorno, magari, sono dall'altra parte. Questo vale per il Pescara, il Sassuolo o il Torino stesso. La B è strana, ricordo che qualche anno fa Ancona e Frosinone erano davanti a tutti e poi una è retrocessa e l'altra ha rischiato".
Questo, per il Torino, sembra l'anno buono.
"Speriamo. Però dobbiamo stare con i piedi per terra e non è una frase fatta. Torino è una piazza che da qualche anno sta vivendo dei campionati non all'altezza del proprio blasone. Dobbiamo restare tranquilli, la strada è ancora lunga e non abbiamo fatto nulla. La speranza è che si possa continuare su questa strada".
Sembra essere tornato il sereno anche nell'ambiente.
"I risultati aiutano. La miglior medicina sono i risultati, inevitabile che in questo momento ci sia tanto entusiasmo. Certo è che per noi l'entusiasmo della gente può diventare un valore aggiunto, il dodicesimo uomo in campo. Speriamo di mantenere alta questa passione dei tifosi e l'ambiente sereno e tranquillo, così da aiutare i ragazzi che vanno in campo".
Spazio al mercato. Bianchi sembrava sul piede di partenza e invece eccolo lì, punto di riferimento del Toro.
"Rolando Bianchi è un giocatore importante, insieme ad Ogbonna e tutto il gruppo che sta facendo qualcosa di straordinario. I meriti vanno distribuiti a tutti i ragazzi e che hanno segnato tredici giocatori diversi lo dimostra. Oggi si parla di Torino, di gruppo e mi fa piacere parlare di una squadra piuttosto che dei singoli che sono importanti, come lo è il nostro capitano".
Ogbonna, un giocatore apprezzato da tanti.
"Angelo è un giocatore che i club del panorama internazionale stanno seguendo e questo non fa altro che rafforzare i nostri intendimenti, ossia valorizzare al meglio il giocatore. Non è andato via perché non gli davano il giusto prezzo. Per me ha un valore importante e sono convinto che questo campionato gli permetterà di avere la giusta valutazione...".
E qual è il suo valore?
"Diciamo che deve essere valutato come un calciatore importante. Chi è arrivato non è arrivato con una valutazione equa".
Il suo amico Sean Sogliano si è dimesso dal Palermo.
"All'inizio di stagione si sapeva, il suo e quello di Zamparini sono due caratteri forti. Era facile immaginare che avrebbero potuto avere delle frizioni. Non mi aspettavo però che si arrivasse a questo epilogo.
Il Palermo ha perso un grande professionista, un grande direttore sportivo e un ottimo aziendalista. I rosanero perdono un pezzo importante, non lo dico perché è un amico, ma perché ciò che ha fatto negli anni a Varese la dice tutta sulla sua qualità che è quella di produrre, portare giocatori magari sconosciuti e farli rendere al massimo. Con Sogliano e Mangia il Palermo stava facendo bene, nonostante le cessioni di giocatori importanti come Sirigu, Pastore, Nocerino e Cassani. Non dimentichiamo che la squadra rosanero ha tredici punti e sta nella fascia che merita. Sono dispiaciuto, perché per il Palermo e i palermitani l'uscita di scena di Sogliano non è una cosa vantaggiosa. Ho sentito Sean, era molto rammaricato però credo che quando uno lavora debba farlo nel pieno delle sue forze e in piena autonomia che se viene prevaricata il ruolo del diesse diventa marginale. Un direttore sportivo deve svolgere il proprio compito in libertà, nel bene e nel male".
Se Cairo dicesse in diretta radiofonica "Petrachi è un sottomesso", come Zamparini in un primo momento ha definito Sogliano, come la prenderebbe?
"Cairo credo di conoscerlo bene: il Presidente è una persona troppo intelligente e un'uscita del genere non la farebbe. Sicuramente sentire o leggere certe cose non fa piacere. Certo è che Cairo non direbbe mai certe cose".
L'uscita di scena di Sogliano potrebbe pregiudicare la permanenza a Torino di Darmian e Glik?
"Al di là di Sean, con il Palermo c'è un buon rapporto tra Cairo e Zamparini. Di Glik ne abbiamo già la compartecipazione, mentre su Darmian Zamparini era a conoscenza del fatto che ci interessa prendere il 50% e a fine stagione ne avremmo discusso. Se si volesse fare un certo tipo di operazione ci sarebbero tutti i presupposti, al di là dell'uscita di scena di Sogliano".
Dove interverrete a gennaio?
"Non faremo nulla. Monitoriamo, saremo attenti però l'intenzione è quella di non stravolgere nulla perché i dati confermano che questa è una macchina che non necessità di rodaggio o pezzi nuovi. Se poi dovesse presentarsi qualche occasione non ci faremo trovare impreparati. Ma non abbiamo intenzione di attivarci perché abbiamo una rosa ben assortita".