Per il Torino un trend positivo con gioco e risultati che vanno a braccetto

I granata possono arrivare alla sosta natalizia mantenendo il 7° posto in solitario. Con il Chievo è ipotizzabile un ritorno al 3-4-1-2 contando su El Kaddouri e giocando in casa. Farnerud sarà squalificato per un turno.
17.12.2013 12:11 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Per il Torino un trend positivo con gioco e risultati che vanno a braccetto
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© foto di Federico Gaetano

I dieci punti conquistati dal Torino nelle ultime quattro gare hanno permesso alla squadra granata di allontanarsi dalla zona grigia della classifica per elevarsi fino al settimo posto coniugando gioco, generalmente convincente o comunque efficace come accaduto con la Lazio e con il Genoa, e punti. Al Torino era proprio il connubio gioco e risultati che si chiedeva e l’averlo raggiunto fa ben sperare per il futuro. La squadra ha trovato un equilibrio sia quando è schierata con il 3-5-2 sia quando si presenta in campo con il 3-4-1-2, nel primo caso è meno divertente da vedere e più accorta, mentre nel secondo essendo maggiormente votata all’attacco regala a tifosi e addetti ai lavori momenti di spettacolo favorendo le giocate dei suoi calciatori più talentuosi.

 

Mantenendo l’attuale media il Torino chiuderebbe la stagione a 52 punti, calcolati per difetto (il dato preciso è 52,25), traguardo che potrebbe consentire l’accesso all’Europa League, magari passando dai preliminari, anche se nelle ultime stagioni ci sono voluti almeno 54 punti come accaduto all’Empoli (2006-2007), mentre la Lazio vi si qualificò nel 2008-2009 poiché aveva vinto la Coppa Italia, perché altrimenti i 50 punti e il decimo posto in campionato non sarebbero bastati. Queste però sono considerazioni premature da farsi al termine della sedicesima giornata, se poi a ciò si aggiunge che il Torino nelle ultime stagioni non è mai riuscito a gestire due tornei nazionali, campionato e Coppa Italia, abbandonando quest’ultima competizione nei primissimi turni, pensare che possa competere su tre fronti giocando quasi sempre tre partite a settimana e iniziando la stagione prestissimo in quanto i preliminari si disputano da metà luglio, giorno più giorno meno, appare a dir poco un azzardo per non dire un suicidio, che potrebbe essere pagato a carissimo prezzo in campionato. Quindi è più prudente per il Torino concentrarsi sulla strada intrapresa consolidando la permanenza per qualche anno consecutivo nella parte sinistra della classifica e provando anche ad andare oltre i primi turni in Coppa Italia, magari puntando almeno verso i quarti, raggiunti questi obiettivi ci saranno le basi per programmare l’accesso all’Europa League costruendo una società e una squadra adatta senza correre inutili rischi.

 

Oggi pomeriggio inizia la preparazione per la partita con il Chievo e il Torino ha l’occasione per festeggiare al meglio il Natale e la fine dell’anno consolidando il settimo posto in solitario così da riprendere a gennaio il cammino nei migliore dei modi. Sicuramente Ventura domenica non potrà disporre di Farnerud che dovrà scontare un turno di squalifica e sarà interessante capire se per affrontare i veneti si affiderà al 3-5-2 oppure tornerà al 3-4-1-2 visto poi che la gara è fra le mura amiche e che El Kaddouri si è ripreso dall’infortunio e che il Chievo con i dodici gol finora realizzati non è, con tutto rispetto, fra le squadre più temibili in fase offensiva.