Partito il conto alla rovescia: al Torino però ci sono più punti interrogativi che certezze
Domani apre ufficialmente il calciomercato che chiuderà il 31 agosto e fra 6 giorni il Torino si radunerà al Filadelfia per iniziare la nuova stagione sotto la guida di Ivan Juric. Il neo allenatore granata parte già con un compito di non poco conto: far dimenticare le due precedenti annate caratterizzate da salvezze acciuffate sul filo di lana. Per agevolargli il compito la dirigenza granata dovrebbe mettergli a disposizione una squadra adeguata al suo 3-4-2-1 e con giocatori di una certa qualità. Invece oggi ci sono più punti interrogativi che certezze.
Certo con due mesi pieni di mercato il tempo non manca, ma già ci sono l’Europeo e la Copa America in corso e a seguire toccherà alle Olimpiadi che impediranno a più calciatori di mettersi a disposizione di Juric fin dal primo giorno e se non bastasse il Torino avendo messo sul mercato parecchi giocatori (Sirigu, Lyanco, Djidji, Rodriguez, Linetty, Aina, Meïté, Vedi, Falque e Zaza), la maggior parte dei quali a ragione veduta, ha la necessità di prenderne altri sommata all’esigenza di andare a completare l’organico nei ruoli chiave, su tutti quello dei trequartisti. In questo periodo di pre-mercato le uniche certezze sono il rinnovo del portiere Milinkovic-Savic e quello da annunciare del terzino Ansaldi più la trattativa che pare conclusa per il portiere Berisha e la cessione di Boyé riscattato dall’Elche. Vanno aggiunti gli addii di Nkoulou, Ujkani, Damascan e Ferigra per fine contratto e quelli per mancato riscatto di Murru, Gojak e Bonazzoli. I nomi di calciatori accostati al club granata abbondano e sono già nati i primi tormentoni, il principale è quello relativo a Messias, ma nessuno pare in procinto di firmare con il Torino. Per carità la società può aver agito molto sotto traccia e se sarà stato così allora nei prossimi sei giorni saranno ufficializzati i giocatori che Juric avrà a disposizione.
I punti interrogativi più grandi sono relativi a Belotti, non blindato, e Sirigu, messo sul mercato e, stando ai bene informati, se non troverà squadra la società rescinderà con lui. Altri giocatori fra i cedibili saranno valutati da Juric in ritiro, dal 13 al 30 luglio a Santa Cristina di Val Gardena, per vedere se qualcuno può essere utile alla causa (Linetty, Aina, Meïté, Vedi, Falque). Salta agli occhi che ai tanti calciatori accostati ci siano molti stranieri (da Chiquinho a Dovbyk) e in tanti siano giovanotti in cerca di affermazione (da Supryaga a Hauge), mentre chi ha maggiore esperienza e magari o è italiano (Orsolini, Caprari, Borini) oppure gioca nel nostro campionato da tempo (Messias, Gunter, Fares, Ramirez) sia da collocare nella categoria dei costosi, seppur i cartellini non vadano nella stragrande maggioranza dei casi oltre i 10 milioni di euro.
Il conto alla rovescia è partito: il Torino che farà?