Partita la ridda di nomi di giocatori accostati al Torino

Abel Hernández, Damián Pérez, Mauro Arambarri e Jonathan Cristian Silva sono solo alcuni giocatori di nazionalità Sud Americana che potrebbero essere messi nel mirino dal Torino.
27.05.2015 07:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Partita la ridda di nomi di giocatori accostati al Torino
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© foto di Federico De Luca

Arrivata la certezza che il Torino nella prossima stagione si concentrerà su campionato e Coppa Italia senza poter partecipare all’Europa League la società può programmare come rinforzare la squadra. Dato per certo che qualche big partirà, Darmian, Peres, Glik e Maksimovic, sono i giocatori che riscuotono il maggiore interesse sia in Italia sia all’estero Cairo, Pertachi e Ventura devono individuare sostituti che per qualità, esperienza, caratteristiche tecniche e caratteriali s’inseriscano velocemente e senza particolari problemi. Questa parte del mercato dovrebbe risolversi entro il 12 luglio, giorno fissato per l’inizio del ritiro a Bormio. Cairo ha dichiarato che entro il 30 giugno verranno ceduti, eventualmente, i big e se entro il termine stabilito le trattative non fossero terminate allora sarebbero tolti dal mercato perché deve esserci il tempo per contrattualizzare i sostituti in modo da metterli a disposizione di Ventura verosimilmente per l’inizio del ritiro. Parallelamente e magari concedendosi qualche giorno in più la società dovrà prendere giocatori per rinforzare la squadra in modo da porre come obiettivo stagionale un posto che porti il Torino a disputare l’Europa League 2016-2017. È pacifico che altri traguardi non siano neppure da prendere in considerazione, il Toro non può essere stato una meteora transitata fino agli ottavi in questa edizione della coppa internazionale.         

 

Per fare tesoro delle esperienze passate e non commettere più gli errori del passato e per rinforzare la squadra non serve puntare su giocatori che seppur talentuosi sono incompatibili con un sistema di gioco imbrigliato da regole precise, Sanchez Mino, giovani che hanno bisogno di tempo per inserirsi e di conseguenza non rappresentano quando occorre, squalifica o infortunio del titolare, una valida alternativa, Ruben Perez, calciatori che nelle ultime stagioni per motivi vari hanno giocato molto poco, Barreto, Larrondo e Gonzalez. Anche puntare su giocatori ancora acerbi, Benassi, Martinez e Gaston Silva, o parecchio discontinui, El Kaddouri, finisce per penalizzare la squadra e far sfumare gli obiettivi a un passo dal raggiungerli. Identico discorso vale per chi ha un curriculum importante e ancora tanta voglia d’impegnarsi, ma per età non ha più la resa dei tempi migliori, Amauri e anche, pur con qualche distinguo su caratteristiche e carattere, Nocerino. Avere parecchi giocatori che non risultano sempre idonei a sostituire i titolari rende la coperta corta e complica la preparazione delle partite incidendo sulla resa in campo della squadra e creando anche qualche alibi.    

 

Quest’anno si svolge la Copa America e molti giocatori sud americani porranno esservi impegnati dall’11 giugno al 4 luglio, quindi poi avranno il diritto di riposarsi e di conseguenza potranno unirsi al club d’appartenenza più avanti finendo per avere una preparazione parzialmente differente rispetto ai compagni. Nel caso si tratti di giocatori nuovi che devono imparare gli schemi di gioco e trovare intesa con compagni e allenatore, e magari anche con il calcio italiano, il rischio che non siano pronti per le prime partite, e non é da escludere anche per buona parte del girone d’andata, é molto alto e se poi non dovessero esplodere subito quando hanno terminato il periodo d’apprendistato il Torino si troverebbe nuovamente con un organico incompleto. Andrà valutato con la massima attenzione se vale la pena puntare su giocatori provenienti per nazione d’appartenenza all’altra sponda dell’oceano Atlantico. Da Abel Hernandez a Damian Perez, da Jonathan Cristian Silva ad Arambarri hanno iniziato a circolare nomi di giocatori che potrebbero interessare al club granata. Se l’obiettivo del Torino per la prossima stagione é arrivare quinto, posto che garantisce l’accesso all’Europa League, deve essere formata una rosa competitiva e l’allenatore ha il compito di portare la squadra a vincere, il pareggio sarebbe da considerarsi un risultato deludente, le partite con le formazioni meno forti e competere con quelle dello stesso livello sia che si affrontino all'inizio, a metà o a fine stagione, altrimenti vincere i derby o battere qualche squadra più forte non basta.