Parte lo sprint decisivo: provare a conservare il 7° posto

Tutti convocati per la partita con il Sassuolo tranne gli infortunati Larrondo e Gazzi, lo squalificato Gillet e il fuori rosa D’Ambrosio. Al Torino si chiede di vincere domani e si attendono buone nuove dal mercato.
18.01.2014 13:35 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Parte lo sprint decisivo: provare a conservare il 7° posto
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Era il 28 agosto quando il Torino battendo per due a zero il Sassuolo, grazie alle reti di Brighi e Cerci, iniziò positivamente questo campionato facendo dimenticare l’eliminazione dalla Coppa Italia ad opera del Pescara. Domani per i granata inizia il girone di ritorno e la prospettiva rispetto a quest’estate è radicalmente cambiata: ufficialmente la società parla di raggiungere prima possibile la salvezza e poi provare a ottenere qualche cosa di più e tutti sanno che il di più è la parte sinistra della classifica, ma obiettivamente quando si termina il girone d’andata al settimo posto è inevitabile che l’asticella si sia alzata e quindi anche le aspettative sono aumentate.

 

Rimanendo sempre con i piedi per terra per evitare passi falsi e scivoloni dolorosi, al Torino si chiede di ripetere quello che ha fatto nella prima parte del campionato, senza avere la pretesa di conquistare altri ventisei punti, deve però almeno farne una ventina, visto poi che ci sono stati dei torti arbitrali, e i punti, tutti meritati sul campo, sarebbero dovuti essere diciamo quattro-cinque di più. Guardando la classifica è facile preventivare un girone di ritorno molto combattuto fra il centro e la parte bassa della graduatoria. La Juventus con cinquantadue punti ne ha dieci più del Napoli che è al terzo posto, venti rispetto alla coppia Inter e Verona che è sesta, il doppio del Torino e del Parma che sono appaiati al settimo, trenta in più del Milan che è undicesimo e quattro volte tanto rispetto a Livorno e Catania che chiudono la graduatoria con tredici. Nelle prossime diciannove giornate gli attuali equilibri potranno anche essere radicalmente cambiati, coinvolgendo la maggior parte delle squadre. Chi oggi è in una posizione non soddisfacente potrebbe ritrovarsi con la stessa probabilità non più invischiato nella lotta per la salvezza e magari persino ad aspirare a un posto utile per l’Europa League oppure in piena zona retrocessione. Quindi solo chi sarà veramente determinato, con tutti che remano nella stessa direzione e non avrà imprevisti, infortuni o vistosi cali di forma, potrà farcela e centrare il proprio obiettivo.

 

Contribuirà anche e non poco al raggiungimento dell’obiettivo come le società agiranno in questo mese di gennaio in sede di calciomercato e il Torino è fra quelle che non ha particolari esigenze di rinforzarsi, ma ha nel caso D’Ambrosio una situazione di stallo, che rischia di non far sfruttare appieno la possibilità di consegnare a Ventura gli uomini che completano l’organico. Con l’arrivo di Tachtsidis è stato trovato il vice Vives, mancano però ancora i vice di Darmian e di El Kaddouri e il mercato chiude fra tredici giorni e ne sono già passati quindici dall’apertura.

 

Sul campo il Torino deve dimostrare che la coppia d’attacco formata da Cerci e Immobile, i gioielli a disposizione di Ventura, è solida, diciotto gol in due in diciannove gare non sono pochi, ma vanno ulteriormente incrementati con una certa assiduità. Giocatori come Farnerud, El Kaddouri e Maksimovic, partiti in sordina e poi cresciuti esponenzialmente, devono continuare sulla strada intrapresa e hanno bisogno dell’apporto di tutta la squadra per fare la differenza. Darmian partita dopo partita sta diventando sempre più un giocatore che può raggiungere livelli alti e non ci sarebbe da stupirsi che in un futuro, neppure tanto lontano, grandi club mettano gli occhi su di lui, se non lo stanno già facendo. Padelli arrivato tra lo scetticismo generale, poiché era una riserva nell’Udinese, ha avuto l’occasione di far vedere che in serie A può fare il portiere titolare, ma per lui, come per tutti, non basta una mezza stagione positiva per vivere di rendita. Moretti è stato forse il miglior acquisto estivo per la rapidità con la quale si è inserito e la costanza di rendimento. Larrondo, Bovo e Rodriguez sono stati sfortunati e gli infortuni li hanno relegati più fuori che dentro il campo, però hanno di qui alla fine della stagione l’opportunità per ritagliarsi spazi per dimostrare che il loro contributo è utile. Pasquale si è ritrovato a dover non far rimpiangere D’Ambrosio, accantonato per motivi contrattuali, e per il giocatore arrivato dall’Udinese il girone di ritorno sarà particolarmente importante essendo in prestito al Torino, giocare a buoni livelli sarà per lui il miglior spot pubblicitario per il futuro. Glik ha patito un po’ il cambio di modulo e il passaggio alla difesa a tre, ma è in ripresa e può ancora migliorare. Basha e Brighi quando sono stati chiamati in causa non hanno demeritato, dimostrando che sono pedine preziose. Gazzi e Barreto, scontata la squalifica, non sono stati molto utilizzati da Ventura per motivi tattici, però soprattutto il centrocampista ha saputo sfruttare l’opportunità avuta con la Fiorentina e far vedere che non è un pesce fuor d’acqua, quando la squadra è schierata con il 3-5-2. Gillet è in attesa di sapere se il Tnas gli ridurrà la squalifica inflittagli per le vicende del filone Bari-bis sul calcio scommesse, il 24 gennaio la sua attesa terminerà e potrà conoscere il suo futuro. Meggiorini per abnegazione e spirito di sacrificio quando va in campo meriterebbe molto di più e magari non fosse un attaccante, ruolo che impone di realizzare gol, raccoglierebbe consensi molto maggiori. Masiello e Berni sono riserve che si allenano nella speranza di trovare un po’ di spazio, ma consapevoli di aiutare in allenamento chi va in campo la domenica. Gomis conosce cosa vuol dire essere un secondo portiere e la sua giovane età e il carattere gioviale gli hanno permesso di sedersi in panchina e di farsi trovare pronto quando ha dovuto sostituire Padelli, infortunatosi nella ripresa con il Genoa; a Lys servirebbe però giocare con continuità altrimenti rischia di diventare un eterno secondo portiere, fare esperienza altrove per lui è quasi un obbligo. Bellomo, alla sua prima stagione in serie A, deve riuscire a convincere Ventura che ha fatto suoi gli schemi di gioco e i movimenti che vuole l’allenatore e che caratterialmente ha la forza di aspettare il suo turno, se non si stancherà di accomodarsi in panchina può essere un giocatore di prospettiva, così come l’ultimo arrivato Tachtsidis. D’Ambrosio è un discorso a parte, ormai di fatto fuori rosa non convocato neanche per la gara di domani perché non ha trovato un accordo per il rinnovo del contratto, ma è conteso da più società con in testa l’Inter; sostituirlo non sarà facile per il Torino, in granata è sicuramente un valore aggiunto. Vives a trentatre anni ha ritrovato una seconda giovinezza da quando è stato posizionato in mediana davanti alla difesa e sta disputando il miglior campionato della sua carriera, guadagnandosi giorno per giorno il prolungamento del contratto.

 

Domani con il Sassuolo il Torino deve ricominciare come aveva iniziato la stagione tornando da Reggio Emilia con i tre punti. Ventura, come poche volte gli è capitato nel girone d’andata, ha quasi tutti gli uomini a disposizione, tranne Larrondo, in fase di recupero dall’infortunio, Gazzi, ancora alle prese con le distorsione alla caviglia sinistra, e D’Ambrosio. Attendendo buone nuove dal mercato oggi il settimo posto è del Torino, dovrà esserlo anche il diciotto maggio.