Ora Juric testi i giovani affinché non occupino solo posti senza essere alternative vere

Il Toro del futuro passa anche dal capire se si può contare sui giovani che ci sono in rosa. Gemello, Zima, Ricci, Seck, Pellegri e Warming finora il campo lo hanno visto poco. Il difensore Zima fra questi è lo “stacanovista” con 14 presenze per un totale di 935 minuti, il portiere Gemello un’intera partita l’ha disputata con la Fiorentina e non ha subito gol, l’attaccante Warming ha collezionato 4 presenze per tortali 78’, l’altro attaccante Pellegri, arrivato a gennaio, il campo lo ha visto 1 volta per 26’, mentre il centrocampista e l’esterno d’attacco Ricci e Seck non sono stati mai utilizzati, anche loro sono arrivati a gennaio e il secondo per giunta non ha mai giocato in Serie A. Discorso differente per il difensore Buongiorno, il terzino Singo e il centrocampista Pobega perché loro hanno già dimostrato di essere idonei per il futuro, il centrocampista però è in prestito secco e il suo restare in granata dipende più dal Milan che dal Torino. Invece per Vanja Milinkovic-Savic la questione è più complessa in quanto lui è il portiere titolare, promosso dalla società in estate a seguito dell’addio a Sirigu, ed è anche il più “vecchio” avendo compito da qualche giorno 25 anni, a differenza degli altri che hanno dai 20 ai 22, però il suo rendimento nelle ultime partite è in netto calo a causa degli errori che ha commesso e che sono costati punti al Torino per cui ci sarebbe da decidere se in base alle ambizioni del Torino può essere confermato titolare oppure se è meglio che faccia il secondo o il terzo oppure se è il caso che trovi fortuna altrove.
In questo finale di stagione quindi Juric dovrebbe testare maggiormente i giovani che ha a disposizione e che hanno giocato meno perché se la società intende veramente far fare il salto di qualità alla squadra non ci possono essere in rosa giocatori che occupano posti, ma elementi validi sia per essere titolari sia per rappresentare degne alternative. In estate oltretutto ci sarà l’addio del difensore centrale Bremer e quasi certamente anche quello della punta Belotti, due elementi finora imprescindibili. E dovranno essere risolte le questioni Izzo e Zaza, ai margini da troppo tempo, e rientrerà dal prestito Verdi, che nel Torino non ha mai ingranato. Senza dimenticare che c’è da capire chi riscattare fra i prestiti Brekalo, Fares, Pjaca e Praet oltre a Pobega e Pellegri. La squadra sarà per tanto rivoluzionata. E non può essere fatto l’errore di dover ricominciare da zero perché gli attuali titolari vanno via e ci sono giovani sui quali non si sa con certezza quanto possono contribuire alla causa finalizzata all’obiettivo di puntare a un posto nelle coppe europee. Mancano 13 partite alla fine del campionato e Juric di certo già un’idea se l’è fatta, ma c’è tutto il tempo per vedere se Gemello, Zima, Ricci, Seck, Pellegri, Warming e anche Milinkovic-Savic possono starci nel Torino di domani.
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